Grazie a Fondazione Mondo Digitale e MIUR, nasce la Rete Nazionale delle Palestre dell’Innovazione che si prefigge di insegnare ai giovani a vivere e lavorare nel 21° secolo.
Miur e Fondazione Mondo Digitale hanno presentato, in collaborazione con Roma Capitale, presso la Città educativa di Roma, la prima Palestra dell’Innovazione. A partecipare fin da subito al progetto della Rete saranno 47 diverse scuole provenienti da 14 regioni italiane.
Nel dettaglio, la Palestra dell’Innovazione è un luogo fisico e virtuale, nel quale gli studenti potranno beneficiare di innovativi sistemi di apprendimento che spaziano dalla fabbricazione digitale, passando per la realtà immersiva e virtuale, il gaming, la robotica ed il problem solving, oltre a ricevere nozioni su auto consapevolezza, creatività, imprenditorialità e innovazione tecnologica, sociale, civica e personale.
All’incontro hanno partecipano Donatella Solda Kutzman della segreteria tecnica del MIUR, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale e l’ideatore della prima Palestra dell’Innovazione Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, che ha dichiarato:
“Il modo migliore per prepararsi al futuro è partecipare alla sua creazione con un atteggiamento e una forma mentis aperti alla curiosità, alla ricerca, alla sperimentazione. Senza dubbio è più facile fare innovazione fuori dal sistema scolastico, ma la vera sfida è farla all’interno del sistema esistente, con le difficoltà e le opportunità che ci sono. Questo è il processo che ci interessa, perché tocca la vita delle persone che lavorano in oltre 40.000 scuole italiane: insegnanti, presidi, studenti, famiglie, personale amministrativo e tecnico. Ed è un processo che coinvolge anche la vita di tutte le persone e le organizzazioni del paese, perché tutti possono e devono giocare un ruolo. Abbiamo un sogno: che in tutte le scuole italiane nasca uno spazio dedicato all’innovazione”.
Un progetto davvero da lodare e che speriamo possa portare l’Italia, da sempre ricca di grandi menti, ma ormai da troppo tempo povera di fondi e possibilità, a poter competere con le maggiori realtà europee e mondiali e dove i nostri giovani possano crescere, trovare nuovi stimoli e risorse per dimostrare a tutti come il nostro paese possa essere protagonista, in un settore altamente competitivo come quello dell’innovazione, anche in questo 21° secolo, come lo è stato in passato.