Per i possessori di un televisore o di un dispositivo streaming non ci sarebbero apparenti problemi: chiunque sia abbonato a Netflix, Amazon Prime Video e Disney Plus non deve temere di cadere vittima del nuovo processo di svecchiamento che porterà tutti i televisori a possedere il nuovo codec AV1 che permetterà di ridurre le spese mantenendo altissima la qualità.
Sviluppato dall’Alliance for Open Media, l’AV1 ha ricevuto sussidi economici, sponsor e supporti dalle grandi multinazionali quali Google, Apple, Facebook, Microsoft. Andrà a sostituire l’attuale HEVC (o Mpeg 4) e si risparmierà una quantità molto ampia di banda e di risorse liberando difatti la rete e riducendo i consumi complessivi. La multinazionale Apple si è unita ai giochi solo nel 2018, e per una motivazione del tutto personale. Apple è un’aggiunta particolarmente significativa, dal momento che i suoi dispositivi attualmente non supportano lo standard VP9, motivo per cui non è possibile guardare Youtube in 4K su dispositivi come Apple TV o iPad Pro.
Per tale motivazione, Netflix e Google chiedono a gran voce di inserire un processore capace di decodificare l’AV1. Chiunque volesse annunciare un Android TV a partire da Aprile 2021 deve avere, per Google, AV1 a bordo: l’unico modo di ottenere la certificazione da parte di Google per i suoi servizi. Allo stesso modo, Netflix ha chiesto lo stesso trattamento per mostrare al pubblico i contenuti in 4K HDR.
Le novità non si fermano qui. Netflix sta lanciando il supporto per il nuovo codec video AV1 nella sua applicazione Android. L’azienda sostiene possa comprimere i video il 20% in modo più efficiente rispetto al codec VP9 che utilizza attualmente. Il codec può essere abilitato ora per i titoli selezionati abilitando l’opzione “Salva dati”, sebbene ad oggi non è presente ancora una lista dettagliata. Netflix sostiene fermamente di volere AV1 su tutte le sue piattaforme, e sta lavorando con i produttori di dispositivi e chipset per ampliare la compatibilità.
Nonostante le parole di Netflix e la volontà di adeguarsi ai nuovi standard, il progetto sembra essere comunque distante anni luce dalla sua effettiva realizzazione. Chiaramente la possibilità di salvare video in questo formato ci fa pensare a come i video Netflix codificati con AV1 influenzeranno la durata della batteria dei nostri smartphone. C’è anche la questione di quanti dispositivi Android saranno in grado di supportare il codec.
Le richieste di Netflix e Google sono comunque legittime, poiché la compatibilità con AV1 è al momento presente solo nei più avanzati SoC per TV. In questo modo, dunque, i produttori inizieranno a vendere televisori con decodifica più avanzata, per rendere la transizione il più delicata possibile.