No-fly zone su Apple Park, bloccati anche i droni

Apple Park, il nuovo campus del colosso di Cupertino, doveva consentire l’arrivo dei dipendenti a partire dal mese di aprile 2017 e, anche se in realtà è ancora in via di costruzione, ormai dovrebbe vedere la sua inaugurazione a breve. Con un edificio principale di forma circolare e un’area complessiva di 260.000 mq. mostra le più grandi vetrate curve al mondo, un sogno di Steve Jobs.

L’intera struttura è stata edificata antisismica e certificata per resistere a scosse in grado di spostarla in ogni direzione di 1,3 metri, per arginare quanto più possibile gli effetti della faglia di Sant’Andrea, che si estende per circa 1300 km attraverso la California e famosa per i suoi devastanti terremoti verificatisi nelle sue immediate vicinanze.

Ora grazie ad un nuovo video realizzato da Matthew Roberts con l’aiuto di un drone, si possono vedere i progressi edilizi di Apple Park: non molti in effetti i cambiamenti, almeno quelli visibili dall’occhio del drone, l’unico a cui sia stato “concesso” per ora di curiosare; non è chiaro quanti altri video sarà possibile fare del campus.

Si è però appreso che è stato istituito un nucleo operativo di sicurezza destinato a impedire a questi velivoli di sorvolare la zona, mentre un pilota di drone afferma di essere stato fermato da un agente della sicurezza assunto col preciso scopo di bloccare tutti i voli dei droni sul campus. Le attuali linee guida della FAA (l’Amministrazione Aviazione Federale statunitense) consentono ai piloti di volare sotto un’altitudine di 400 piedi dal livello del suolo, ma secondo alcuni regolamenti giuridici emanati a metà del secolo scorso un proprietario terriero possiede un’area fino a 365 piedi di altezza da terra, dunque è evidente che una battaglia legale sia alle porte.

Apple potrebbe richiedere delle restrizioni al suddetto traffico se riuscisse a dimostrare che i droni creano dei fastidi o violano una delle leggi sulla privacy della California.

Di base la struttura principale sembra pronta ad accogliere i primi dipendenti: le ultime rilevazioni effettuate su Apple Park mostrano di fatto uno stagno artificiale interno quasi completato e prossimo ad essere riempito, mentre non sono terminati i lavori di rifinitura sullo Steve Jobs Theater.

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