Dopo Xiaomi, un’altra società finisce nel mirino della community. Si tratta di HMD Global, licenziataria del marchio Nokia, e l’oggetto del contendere riguarda il mancato rilascio dei codici sorgente su Nokia 8. Una mossa dovuta e annunciata, dal momento che Juho Sarvikas, Chief Product Officer di HMD, aveva annunciato 136 giorni or sono su Twitter che il codice sorgente del primo smartphone Android top di gamma di Nokia sarebbe stato condiviso con la community open source.
Alle parole non sono seguiti i fatti, almeno per il momento, e l’unica notizia finora attuata resta il mancato sblocco del bootloader di Nokia 8. Mai attuato – ma non è una novità, come precisato dalla stessa azienda – per fondate questioni inerenti la sicurezza.
Lo smartphone Android di Nokia è insomma ad oggi frenato nel supporto della community, nonostante i ribassi di prezzo e una piattaforma hardware pronta ad allettare non soltanto il classico consumatore – che dal suo canto apprezzerà senz’altro gli sforzi di HMD Global di tenere aggiornato lo smartphone – ma anche degli utenti un po’ più smanettoni e “smaliziati”. Come in fondo lo stesso noto sviluppatore Francisco Franco, che a mezzo Twitter non ha mancato in queste ultime ore di sottolineare che <<il non condividere le modifiche apportate al kernel di Android rappresenta una violazione della GNU General Public Licence, versione 2 (GPLv2)>>.
La speranza è che HMD Global mantenga le promesse e che il mancato rilascio dei codici sorgente possa esser attribuito a degli imprevisti ritardi. Un po’ come accaduto con la stessa Xiaomi, che soltanto negli ultimi giorni ha rilasciato i codici sorgente per Xiaomi Mi A1, seppure su base Android 7.1.1 Nougat.
Nel frattempo Nokia 8 sarà aggiornato ad Android 8.1 Oreo, già in fase di testing dalla stessa società. Una buona notizia, che conferma in questo caso l’ottimo lavoro in termini di supporto software condotto da HMD Global.
[trovaprezzi prodotto=’Nokia 8′]