Galaxy Note 7, stando a quello che effettivamente si conferma come l’ulteriore episodio della serie, sembra essere un dispositivo davvero esplosivo. No, non stiamo parlando dello scanner dell’iride o del nuovo sistema di sicurezza interno che assieme al nuovo OS ed alle specifiche stanno contribuendo al boom delle vendite, ma a veri e propri casi di esplosioni avvenute durante il processo di ricarica. Un primo episodio (con tanto di immagini inedite)  si era verificato già sul nascere della scorsa settimana, cui ne è seguitato un secondo giusto stamane. A quanto pare l’escalation di esplosioni ed incendi non accenna a placarsi, mentre ci si attende una risposta da parte di Samsung Electronics in merito a questo tipo di problema su un device che, a fronte di un esborso decisamente importante, non dovrebbe presentare simili imperfezioni.
Intanto in Sud Corea, la società ha sospeso le vendite a seguito delle segnalazioni giunte, seppur non si conosce ancora la reale portata del fenomeno che, a partire dal 24 Agosto 2016, si sono diffusi a macchia d’olio. Le vendite Note 7 attuali complessive ammontano, infatti, a ben 400.000 unità nella sola madrepatria, con un notevole incremento rispetto ad S7, il quale non ha comunque presentato tutti questi problemi sin dai primi giorni dal lancio. Problemi che si aggiungono ai recenti bootloop ed all’impossibilità di utilizzare, almeno per il momento, la tanto attesa Memo Action.  Che cosa sta succedendo al nuovo Note 7? Lo scopriremo solo dopo le indagini attualmente in corso da parte di Samsung.
Galaxy Note 7, Samsung sospende la distribuzione in Corea del Sud per le esplosioni durante la carica
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