Nvidia sta spingendo avanti i suoi progetti con tutte le forze possibili, nel tentativo di rompere tutte le barriere, quelle “temporali” comprese, e accorciare così le tempistiche per giungere alle prossime generazioni di architetture hardware. Questo non vale solo nel campo delle GPU, in cui Nvidia è uno dei leader indiscussi, ma anche nel settore dell’IA, l’intelligenza artificiale, sempre più utilizzata per diversi scopi.
Nvidia ha approfittato della GPU Technology Conference, la cui tappa europea (ad Amsterdam) è stata aperta da Jen-Hsung Huang (CEO e Co-Founder Nvidia), per sottolineare l’importanza dello sviluppo di nuove tecnologie per l’intelligenza artificiale che, ora come ora, rappresenta il futuro della tecnologia.
Secondo Nvidia, l’elaborazione dei calcoli relativi all’intelligenza artificiale, non deve essere svolta solo dalle CPU ma anche dalle unità GPU. Basti pensare alla produzione delle schede Tesla P100 da parte di Nvidia, che rappresentano il top di gamma del settore basato su architettura Pascal.
Il settore in cui Nvidia è più attiva e in cui si ha intenzione di spingere maggiormente, però, è quello dell’automotive, che al momento rappresenta il fulcro dell’attenzione di moltissime realtà del mondo della tecnologia, tra cui la stessa Google. A detta di Danny Shapiro, Senior Director del settore Automotive di Nvidia, i lavori di Nvidia procedono esattamente come previsto ma, ragionevolmente, non saranno presenti soluzioni “commerciali e commercializzabili” prima di un paio di anni.
Nvidia ha recentemente annunciato Xavier, un nuovo SoC dedicato in maniera specifica al settore automotive che permetterà, quando lo sviluppo sarà giunto al termine, di utilizzare soluzioni hardware al top, in grado di gestire con ottimi risultati il peso di un sistema dedicato alla guida autonoma o per lo meno assistita.
Il futuro, quindi, sembra essere quello delle automobili autonome, in grado di ridurre il rischio di incidenti e di permetterci di utilizzare il tempo passato in auto (magari durante il tragitto casa-lavoro) per dedicarlo ad altre attività, lavorative o meno.