Oggi il tempo si è fermato per un secondo o almeno a fermarsi sono stati gli orologi atomici per consentirne il corretto allineamento al giorno solare medio.
Non stiamo parlando di fantascienza ma realtà, oggi 1 luglio, il tempo si è fermato per 1 secondo, passando dagli 86.400 secondi che scandiscono come sempre ogni nostro giorno, a 86.401. Nella notte appena trascorsa infatti, tra le 23.59 del 30 giugno e le 00.00 del 1 luglio (in Italia il secondo è stato “recuperato alle ore 2.00), è stato praticato il cosiddetto aggiustamento temporale degli orologi atomici, il Leap Second, che consente di mantenere allineata l’ora di questi infallibili orologi alla rotazione della Terra.
La scelta di introdurre il Leap second, in italiano Secondo intercalare, è sta presa dagli scienziati dello Iers (International Earth Rotation and Reference Systems service), per consentire agli orologi atomici, infallibili nel misurare il tempo, di allinearsi alla rotazione del nostro pianeta, non altrettanto “precisa” e che in media rallenta di circa due millesimi di secondo, ogni giorno.
Dal 1972, la tecnica del secondo intercalare è stata già utilizzata ben 25 volte, sempre in coincidenza della metà dell’anno o alla sua fine (30 giugno o 31 dicembre). L’ultima volta in cui era stata applicata fu il 30 giugno del 2012, giorno che i sistemisti e gli esperti informatici di tutto il mondo ricordano bene e con una certa preoccupazione, visto che fu considerato il vero millennium bug del secolo, con molti server e servizi in tutto il mondo che subirono blocchi e malfunzionamenti per diverse ore.
Il moderno millennium bug
Proprio tra il 30 giugno ed il 1 luglio 2012 infatti, diverse infrastrutture in tutto il mondo, sottovalutarono il problema del Leap Second, con conseguenti malfunzionamenti e blocchi di diversi server in tutto il mondo, tra i quali ricordiamo LinkedIn, Gawker, Foursquare, Reddit e molti altri ancora. Questi blocchi furono principalmente causati dalla mancata sincronizzazione degli orologi interni dei server che utilizzavano, ed utilizzano tutt’ora, come di norma il protocollo NTP (Network Time Protocol), per allinearsi all’ora esatta fornita dagli orologi atomici.
La soluzione al problema
Chiaramente dal 2012 le aziende hanno scelto strade, anche totalmente differenti tra loro, per non ricadere più in errore: A New York ad esempio, questa notte le negoziazioni del Nasdaq sono state interrotte alle 19.48, mentre la giornata in borsa è terminata del tutto alle 19.55, con cinque minuti di anticipo rispetto al Leap Second. Altre aziende, quali Google e diverse borse asiatiche, hanno invece deciso di implementare la tecnica del Leap Smear, che consiste nel suddividere il Secondo intercalare in tanti millisecondi che verranno aggiunti nell’arco della giornata, in modo che al momento in cui verrà effettivamente introdotto il Leap Second, gli orologi dei server interni, saranno già perfettamente allineati.
Insomma, questo 1 luglio porterà forse qualche piccolo malfunzionamento in rete e qualche pensiero in più agli esperti informatici, ma soprattutto, porterà 1 secondo di vita in più a tutti noi, per cui, bentornato Leap Second.
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