OnePlus completa definitivamente il mosaico di colorazioni inerenti il suo ultimo esponente in salsa 2017, OnePlus 5. Il produttore di Shenzhen ha infatti ufficializzato ieri la nuova versione <<Soft Gold>>, proposta in edizione limitata ed insignita dell’accoppiata 6 gigabyte di memoria RAM LPDDR4X e 64 gigabyte di spazio di archiviazione interno (non espandibile). Già disponibile all’acquisto presso lo store ufficiale OnePlus fino ad esaurimento scorte, il prezzo di listino dell’ultimo modello è di 499 euro, spese di spedizione incluse.
Le novità in serbo si estendono poi all’altra colorazione <<Slate Gray>>, finora circoscritta unicamente al modello <<d’ingresso>> (6 gigabyte di memoria RAM e 64GB di storage, per l’appunto) e, a far data dalle prossime settimane, in predicato di debuttare anche nella variante impreziosita dal quantitativo monstre di 8 gigabyte di RAM e 128 gigabyte di spazio di archiviazione. Il prezzo di listino andrà ad allinearsi all’attuale Midnight Black (559 euro), che di contro resterà l’unica versione ad essere dotata unicamente di un’unica possibilità di scelta di colore (fatta eccezione della Soft Gold, proposta in edizione limitata e, dunque, circoscritta a pochi eletti).
OnePlus 5 può esser acquistato immediatamente presso l’apposita pagina dello store ufficiale della società cinese: nel momento in cui scriviamo (otto agosto 2017, ndr), il trittico di varianti è insignito della dicitura <<spedizione immediata>>, indi per cui all’effettuazione dell’ordine corrisponderà una pratica di consegna del tutto conforme alle tempistiche indicate dalla stessa OnePlus (spedizione standard – gratuita – dai 3 ai 7 giorni lavorativi, spedizione prioritaria da 1 ai 3 giorni lavorativi).
Non vi sono naturalmente scostamenti in termini di scheda tecnica, anche se i futuri possessori di OnePlus 5 potranno sperimentare tutti gli accorgimenti software inaugurati dal produttore cinese di recente: si pensi, su tutti, alla OxygenOS 4.5.7 che mette in mostra un’apprezzabile registrazione video in 4K dotata di EIS e, più in generale, a correzioni ed affinamenti apportati da OnePlus in modo certosino sin dai giorni immediatamente successivi all’ufficializzazione del nuovo flagship in campo Android.