Finalmente presentato il nuovo OnePlus 5: le novità hardware non mancano di certo con il nuovo processore Qualcomm 835, i suoi 8GB di Ram nella configurazione top e le sue due nuove camere da 16 megapixel f/1.8 e 20 megapixel f/2.2.
Ma per quanto riguarda il software? OnePlus ha lavorato ad una nuova versione della OxygenOS, la ROM personalizzata dell’azienda cinese dedicata ai suoi device. Le migliorie sono molte, anche se per valutare l’ottimizzazione software del telefono bisognerà aspettare qualche mese. Sono infatti ormai scontati aggiornamenti all’uscita del device che correggeranno eventuali problemi di batteria e velocità che, quasi sempre, colpiscono gli smartphone appena usciti.
Partiamo dalle novità per quanto riguarda il campo fotografico: montando due fotocamere così qualitativamente avanzate non poteva non essere stato fatto un restyling dell’applicazione fotocamera. Una comoda icona ci segnala con quale fotocamera stiamo scattando: la scritta all’interno sarà “1X” nel caso in cui stessimo scattando con la fotocamera da 16 megapixel, “2X” nel caso di quella da 20 (che OnePlus chiama telescopica, ecco da dove deriva il 2X).
Un inserimento interessante per chi ama giocare con le impostazioni un po’ più avanzate è la modalità PRO che vi consentirà di gestire l’ISO e altri parametri inerenti allo scatto. Non solo: è attivabile anche un diagramma che ci permette di capire se la foto è sovraesposta, dandoci la possibilità di correggerla tramite un apposito slider per l’esposizione (foto su).
Estrema attenzione è stata posta sulla lavorazione delle immagini scattate, anche in fase di presentazione del device. Le foto al buio, che verranno sicuramente meglio scattando con la camera da 16 megapixel (f/1.8), saranno poi processate dal telefono in modo tale da ridurre l’inevitabile rumore che si forma sullo scatto. Migliorie anche per quanto riguarda l’HDR che permetterà di scattare foto ottime anche in condizioni di luci particolari come il controluce.
Allontanandoci dal comprato fotografico, la nuova OxygenOS offre funzionalità interessanti anche per quanto riguarda l’uso quotidiano: sul nuovo OnePlus 5 è infatti presente un “sensore ambientale” in grado di catturare la luce della stanza in cui ci troviamo in ogni suo dettaglio. L’utilità di questa aggiunta la notiamo nel momento in cui andiamo a leggere del testo (per esempio usando la app Kindle, di Amazon): se abilitata dalle impostazioni, la modalità lettura modificherà i colori dello schermo in relazione al tipo di luce nella stanza, in modo tale da rendere meno faticosa per gli occhi l’esperienza di lettura.
Altre features innovative riguardano, per esempio, la modalità gaming: associando delle applicazioni a questa modalità sarà possibile silenziare qualsiasi tipo di notifica (in modo da non essere disturbati) e disabilitare i tasti fisici così da non incorrere in pressioni accidentali che rovinerebbero l’esperienza ludica.
In fase di presentazione è stata data anche molta importanza agli screenshot estesi: basterà premere i tasti per effettuare la cattura della schermata (o fare uno swipe verso il basso con 3 dita): verranno mostrate delle icone sotto la preview dello screenshot. Premendo l’icona a forma di rettangolo, automaticamente il telefono incomincerà a scorrere verso il basso il contenuto dell’applicazione aperta: quando volete interrompere l’acquisizione basta premere una volta sullo schermo e verrà salvato uno screenshot unico contenente tutto ciò che ha il telefono ha inquadrato durante lo scroll. Feature molto utile per non dover acquisire più volte, più schermate.
Per il resto è la OxygenOS che conosciamo: semplice, minimalista e molto “stock” per quanto riguarda l’esperienza d’uso. Ancora presente Shelf, la schermata del launcher che vi permette di raggruppare tutti i vostri widget preferiti, lo switch delle modalità di avviso di notifica tramite lo slider laterale e la possibilità di spostare i tasti fisici su schermo.
Insomma, poche ma efficaci modifiche che renderanno l’esperienza d’uso di OnePlus 5 confortevole e piacevole.