OnePlus 5T e 5, importante svolta: arriva Project Treble!

Un po’ a sorpresa, OnePlus decide di fare un gradito regalo a tutti i possessori dei due smartphone Android top di gamma dello scorso anno, OnePlus 5T e il precedente OnePlus 5. Sì, perché contrariamente a quanto specificato in passato dalla stessa azienda cinese, ambedue i dispositivi sono già pronti a ricevere il supporto a Project Treble. Per i meno esperti, trattasi di un programma lanciato da Google contestualmente all’ufficializzazione del penultimo Android 8.0 Oreo e improntato sulla risoluzione di una necessità a dir poco impellente nel panorama dei dispositivi equipaggiati dal “robottino verde”: la lentezza nel rilascio degli aggiornamenti software. Un vero e proprio “uovo di colombo”, quello magistralmente coniato da Google, dal momento che Project Treble ha il compito di separare il framework della piattaforma Android dalle implementazioni del codice del fornitore: in buona sostanza, i vari produttori di terze parti (come Samsung, LG, Huawei e la stessa OnePlus, tanto per fare qualche nome) avranno soltanto il compito di apportare modifiche alla loro parte del software (leggasi, nello specifico, con le interfacce proprietarie personalizzate), mentre Google e le aziende che forniscono il processore degli smartphone si prenderanno cura del resto.

Relativamente a OnePlus 5T e OnePlus 5, la notizia può assumere connotati del tutto differenziati, perché se da un lato parliamo comunque di smartphone Android ben aggiornati e supportati dalla società cinese (e il caso odierno ne è d’altronde una conferma lampante), dall’altro c’è da dire che Project Treble non rappresentava una prerogativa portante di ambedue i dispositivi, nonostante siano stati ufficializzati nel 2017: il nuovo corso di Google è infatti applicato nativamente e forzatamente su tutti gli smartphone con a bordo sin dall’inizio Android 8.0 Oreo e successivi, mentre per gli altri già in commercio (tra cui anche OnePlus 5T e OnePlus 5, ufficializzati con Android 7 Nougat) sussiste soltanto una facoltà di implementazione di Project Treble e non invece un vero e proprio obbligo.

OnePlus aveva dapprincipio comunicato che il progetto di Google (se così vogliamo chiamarlo) sarebbe stato una prerogativa portante dei dispositivi di nuova generazione (come OnePlus 6, per l’appunto, che ha nativamente Project Treble), non invece per quelli precedenti (tra cui OnePlus 5T e 5). Non conosciamo il motivo specifico, ma quel che appare certo è che il produttore cinese è tornato sui suoi passi, confezionando la ragguardevole utilità sotto forma di un aggiornamento software al momento riservato ad una versione beta di OxygenOS (rispettivamente versioni 11 e 13). In buona sostanza, OnePlus sta al momento testando Project Treble su tutti gli smartphone (OnePlus 5T e 5, nel caso di specie) che rientrano nel programma OxygenOS Open Beta, in attesa di un rilascio generalizzato e stabile che avverrà durante il corso delle prossime settimane. Giusto il tempo di correggere, grazie all’incessante supporto della community, alcuni bug presenti all’interno dell’ultimo firmware. OnePlus ha comunque sottolineato una volta in più il suo legame profondo con gli utenti affezionati al marchio: gli stessi che in questi mesi hanno riempito il forum ufficiale consigliando alla società di introdurre Project Treble su smartphone ancora attualissimi come OnePlus 5T e OnePlus 5. Richiesta evidentemente accolta con successo e soddisfazione.

Il nuovo aggiornamento di sistema non ha comunque soltanto il merito di introdurre Project Treble sui portabandiera di OnePlus del 2017, ma è altresì caratterizzato da tutta una serie di aggiunte e migliorie che verosimilmente vedremo presto anche nel firmware ufficiale e stabile. Pensiamo, ad esempio, ad una nuova interfaccia utente, oppure alla possibilità di personalizzare i colori accentati, senza disdegnare migliorie di un certo peso come quelle legate ai tag di ricerca nel drawer delle applicazioni e ad una rivisitazione di alcuni software proprietari (app telefono e meteo).

OnePlus 5T e 5 diventano insomma ancora più attuali e la speranza adesso è che l’aggiornamento di sistema possa approdare quanto prima anche in versione stabile.

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FONTE: PhoneArena

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