OnePlus 5T (od altro appellativo commerciale scelto opportunamente dal produttore cinese) continua a tener banco in rete tra indiscrezioni smentite e dichiarazioni criptiche provenienti dai dirigenti posti in posizione apicale. La penuria totale di smartphone all’interno dello store ufficiale OnePlus è d’altronde un indizio eloquentissimo, che fa tutto sommato il paio con le recenti uscite dei principali produttori, come iPhone X, Mate 10, HTC U11 Plus, Nokia 9 e, in posizione più più sfumata dal momento che già in commercio, Note 8 e LG V30.
OnePlus continua a tenere il riserbo assoluto, senza confermare ma neanche smentire l’eventuale uscita di un secondo smartphone Android in questo 2017. Le caratteristiche salienti restano d’altronde un mistero, fatta eccezione per un dettaglio che sin dagli albori sembra aver convogliato ed unito i bene informati: l’estetica. Sì, perché OnePlus 5T andrà ad allinearsi ai dispositivi di ultima generazione, colmando forse la lacuna più evidente rispetto agli attuali portabandiera presenti sul mercato: l’aspetto tradizionale, con cornici più o meno evidenti e rapporto ormai standardizzato in 16:9.
Due caratteristiche che, secondo gli ultimi rumors, costituiranno l’impianto del nuovo OnePlus 5T, per il quale non dovrebbero segnalarsi grossi scostamenti in termini di scheda tecnica. Il fatto che non siano emerse indiscrezioni in merito può in tal senso leggersi come una conferma: il nuovo smartphone OnePlus potrebbe insomma ereditare l’ossatura portante di OnePlus 5, opportunamente modificata in alcuni aspetti chiave (quantitativo di RAM e storage, dall’alto di una capienza già ben definita nelle versioni Midnight Black, JCC+ Edition e Slate Gray) e riverberata a questo punto in un prezzo di listino che partirà purtroppo dai 550 euro chiesti qualche mese addietro per l’attuale e assai più rifinita variante da 8GB RAM e 128GB di archiviazione nativa.
Che OnePlus 5T faccia dell’estetica la novità cardine è poi una evenienza che torna ancora di attualità per mezzo di un nuovo render, ancora da confermare ma tutto sommato plausibile. Le linee guida sono d’altronde le medesime, fatta eccezione per alcuni dettagli di non poco conto: un display da 18:9 pollici a dimensioni più ampie e con cornici sottilissime. Tutto questo si tradurrà in uno spostamento nel posteriore del lettore di impronte digitali e, chissà , nell’adozione nativa (stavolta da un punto di vista software) di Android 8.0 Oreo. Staremo a vedere, certi comunque che qualcosa di importante andrà a sbloccarsi già attorno alla metà del mese di novembre. Arco temporale quest’ultimo che ha per inciso segnato il debutto del fortunatissimo OnePlus 3T.