OnePlus X strizza l’occhio alla sicurezza: quanto durerà?

OnePlus X, terzo smartphone della giovane start-up cinese, ha ricevuto in queste ore l’ultimo aggiornamento dell’interfaccia grafica proprietaria OxygenOS. Non cambia invero la release del sistema (che poggia ancora su Android Lollipop 5.1.1), giacché la versione 2.2.0 creata ad arte dal team di sviluppo è volta ad un affinamento delle prestazioni e ad alcune importanti aggiunte relative a specifici comparti dello smartphone. Hanno fatto clamore a tale stregua le nuove funzionalità relative alla fotocamera (in grado di scattare in modalità manuale in virtù del pieno supporto delle Camera API 2.0 di Google), ma le novità implementate dal produttore cinese sembrano esser molteplici.

Spulciando infatti tra i menù di OnePlus X, è possibile visualizzare la voce “livello patch di sicurezza Android” contenuta all’interno della sezione “info sul dispositivo”; una prerogativa che l’azienda sita a Shenzhen ha evidentemente preso in prestito da Marshmallow e condensato dentro il proprio smartphone da 5 pollici. Contestualmente all’ufficializzazione della sesta versione del proprio sistema operativo, Google ha infatti previsto aggiornamenti mensili per correggere le vulnerabilità software di Android (Stagefright in primis) e, di concerto, creato una apposita voce per tener d’occhio alla data delle più recenti patch di sicurezza installate su un dato dispositivo.

Seppur dunque ancora privo di Marshmallow, OnePlus X è stato di fatto impreziosito da una delle funzionalità tipiche di Marshmallow 6.0, dimostrando conseguentemente attenzione all’importante argomento sicurezza: il livello patch di sicurezza Android, portato in dote con l’ultimo OxygenOS 2.2.0, è correlato alla data del primo gennaio 2016, quindi con le più recenti correzioni software distribuite da Google. Sarà adesso curioso capire se OnePlus terrà aggiornata questa voce, dispensando aggiornamenti di sistema frequenti e condensati, per l’appunto, dalle patch di sicurezza che Google introduce a cadenza mensile sui propri dispositivi Android.

Anche OnePlus 2 è stato di recente corroborato dalla voce in questione, e gli aggiornamenti del produttore cinese distribuiti negli ultimi mesi dimostrano una attenzione all’inserimento delle più recenti patch di sicurezza. Speriamo a questo punto che la medesima sorte sia destinata anche al fratello premium OnePlus X.

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