Chiunque si fosse perse entrambe le conferenze, stiamo chiaramente parlando della Google I/O 2016 e dell’evento di presentazione per i nuovi Google Pixel Phone, Google Assistant corrisponde appieno alla naturale evoluzione dell’assistente on-demand di Google Now nelle sue varie versioni previste dalle distribuzioni di sistema.
Destinato a diventare il vero e proprio cuore del sistema operativo, Google Assistant si propone l’automazione dei tasks tramite comandi vocali e motori intelligenti di decodifica formati da reti neurali di ultima generazione. Una funzione che di certo, in molti , si aspetterebbero di poter “toccare con mano”… o forse no.
Presente di default a bordo dei sistemi in grado di ospitare la nuova distribuzione Android 7 Nougat, il nuovo motore intelligente è attivabile tramite una pressione prolungata del tasto Home e permette di ricevere info utili tramite comandi vocali ed interazioni dirette con le app installate sul sistema.
Funzioni che, allo stato attuale, provvedono ad una comunicazione bidirezionale solo con Google Allo, la piattaforma di messaggistica intelligente made in BigG sbarcata su Android solo in tempi relativamente recenti. Ad ogni modo, tramite il lavoro svolto dai modder di XDA Developer è possibile attivarlo anche nel nostro paese:
Abbiamo alcuni requisiti:
- presenza di Android 7.0 o superiori sul proprio smartphone
- presenza dell’app Google più recente (6.5.35.21 o superiori)
- possibilità di modificare il file build.prop
L’italiano per Google Assistant potrebbe non essere eccepibile, provate meglio con l’inglese. A questo punto, vi basta seguire la guida dedicata.