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Parte male Iliad, primi disservizi segnalati con il traffico dati sui servizi Italiani

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Parte male Iliad, primi disservizi segnalati con il traffico dati sui servizi Italiani

Ha sicuramente fatto scalpore l’approdo sul mercato italiano del quarto competitor tra i giganti degli operatori della telefonia mobile, Iliad, accompagnato opportunamente da una tariffa – seppure riservata “soltanto” al primo milione di utenti – pronta a metter sul piatto un bundle generoso (minuti di chiamate illimitati, messaggi illimitati e ben 30 giga di traffico Internet alla velocità del 4G+) al competitivo prezzo scontato di 5.99 euro. Naturale quindi che, all’apertura delle vendite concisa con la data del 29 maggio 2018 ormai trascorso, siano già in molti ad aver proceduto con il passaggio ad Iliad (sia presso i distributori sparsi un po’ in tutto il territorio che tramite il sito online, con contestuale spedizione via corriere) o all’attivazione di una nuova scheda SIM contenente la stuzzicante promozione.

Non è tutto oro quel che luccica, ad ogni modo, e qualche intoppo sta purtroppo affollando le varie pagine dei forum e dei siti specializzati in fatto di telefonia. Come riportato infatti dai primissimi utenti dell’operatore capitanato in Italia dall’Amministratore Delegato Benedetto Levi, sarebbe infatti emerso una non trascurabile problematica riguardante la connessione dati di Iliad. In buona sostanza, procedendo con alcuni speedtest – sicuramente poco probanti in questa prima fase – si può constatare e prender visione che l’indirizzo IP assegnato ai consumatori risulta esser di derivazione e provenienza francese, e non invece italiano, come accade in modo tradizionale.

Cosa cambia a conti fatti? Tra le varie segnalazioni che campeggiano in rete spicca senz’altro l’impossibilità di accedere ad alcuni servizi online dotati di Geoblocking. Questo perché, in linea generale, l’indirizzo IP ha il compito di identificare la posizione di uno smartphone e, tra le altre cose, anche di poter individuare la provenienza geografica della stessa connessione. I servizi di cui sopra (pensiamo, su tutti, a quelli dedicati allo streaming multimediale come Rai Play, oppure a Netflix) sono per l’appunto contornati da un sostanziale blocco delle funzioni di un determinato sito o una determinata piattaforma sulla base della posizione geografica dello smartphone. In soldoni, se ci si trova all’estero non si potrà fruire correttamente di Rai Play, oppure si potrà consultare la proposta di quel determinato servizio (come per l’appunto Netflix) pensata espressamente per quel determinato territorio e non per altri. Veicolando l’indirizzo IP francese (in luogo di quello più canonico italiano), lo smartphone che presenta al suo interno una SIM Iliad non potrà accedere ad esempio a Rai Play, oppure visualizzare correttamente la proposta pensata da Neflix per il nostro territorio (nel caso di specie, si potrà consultare invece quella dedicata alla Francia).

Tra le segnalazioni degli utenti imputabili alla problematica dell’indirizzo IP campeggia anche qualche importante disservizio legato all’accesso e fruizione dei servizi di Home Banking, oltre che di alcuni e-commerce.

Non sappiamo se questa stortura possa esser etichettata come definitiva o momentanea e la speranza adesso è che Iliad possa metter mano al problema quanto prima o comunque far chiarezza sull’argomento. Certo è che la situazione non è comunque trascurabile a fronte degli svantaggi – come quelli per l’appunto riportati qualche riga addietro – che i primi utenti dell’operatore sono costretti a sopportare: detto infatti dell’impossibilità di fruire correttamente dei servizi online dotati di Geoblocking, la problematica dell’indirizzo IP di derivazione francese comporta anche un certo rallentamento alla rete, sia in termini di velocità effettiva che di parametri di ping, in alcuni casi molto alti come segnalato dai primi speedtest che campeggiano attualmente in rete.

FONTE: Mondomobileweb

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