Secondo uno studio del GroupLens Research dell’Università del Minnesota, oggi le emoji vengono spesso e volentieri fraintese. Fra i vari motivi per cui le “faccine” creano fraintendimenti ed equivoci troviamo, ad esempio, il fatto che non ci sono emoticon standardizzate per tutti i differenti sistemi operativi oggi presenti sul mercato. Se inviate una emoji dal vostro iPhone (sistema operativo iOS) ad un vostro amico che ha uno smartphone di Samsung (sistema operativo Android) potreste riscontrare delle evidenti differenze fra la “faccina” da voi utilizzata e la “faccina” effettivamente visualizzata dal vostro amico sullo schermo del proprio device. Le emoticon, quindi, non solo non contribuiscono ad evitare i fraintendimenti, ma addirittura li creano!
Emoji da interpretare . . .
È vero che spesso le emoji hanno bisogno di un’interpretazione legata al contesto in cui vengono utilizzate. Tuttavia lo studio ha ben evidenziato questo fatto: non tutti gli utenti interpretano allo stesso modo la stessa emoticon. Infatti, secondo il sopraccitato studio, 1 utente su 4 interpreta in modo errato le emoticon che riceve anche se ad inviargliele è un utente che utilizza la stessa piattaforma.
Il sondaggio effettuato online da questo team di ricercatori consisteva nel rivolgere agli utenti queste due domande accompagnate dalle tanto discusse emoticon:
• “Quanto ritieni positiva questa emoticon?”
• “Cosa significa per te questa emoticon?”
Attraverso questo semplice studio si è potuti giungere alla seguenti conclusioni: il 25 per cento dei partecipanti non ha giudicato (positiva, negativa o neutra) la stessa emoticon presa in esame, nonostante si trattasse di utenti che utilizzassero lo stesso sistema operativo e quindi le stesse emoticon.
. . . emoji da uniformare
Nello studio, inoltre, leggiamo: “Abbiamo studiato 22 fra le più popolari emoticon antropomorfe ma in circolazione ce ne sono 1.282, incluse quelle senza elementi umani, così come abbiamo preso in esame le cinque piattaforme più popolari. Ma ce ne sono almeno 17 con le loro emoji specifiche. Infine, abbiamo analizzato solo una versione di ogni emoji per ciascuna piattaforma, anche se gli utenti non usano costantemente la stessa versione del sistema operativo. Ad esempio, le emoji di Android 4.4 sono sensibilmente diverse da quelle della quinta versione, a loro volta differenti da quelle di Android 6.1 usate nello studio. Impossibile studiare tutte le versioni di emoticon”.
Non ci vuole molto per capire che c’è bisogno di una maggiore “omologazione” o standardizzazione delle emoji se si vuole eliminare questa enorme confusione!