Nelle settimane scorse è emerso che i nuovi Pixel 7 e 7 Pro saranno i primi smartphone che supporteranno esclusivamente le app in 64 bit.
Google adesso ha deciso di ufficializzare la cosa con un post sul blog ufficiale, dove ha proprio discusso di questa decisione, di cui si erano già avute alcune avvisaglie in precedenza.
“Pixel 7 e Pixel 7 Pro sono i primi smartphone Android a supportare solo app a 64 bit. Questa configurazione elimina il supporto del sistema operativo per il codice a 32 bit, riducendo l’utilizzo della memoria, migliorando le prestazioni e migliorando la sicurezza. Nel tempo, prevediamo che questa configurazione del dispositivo diventi comune.
Grazie agli sforzi e alla collaborazione dell’intera community Android, il nostro ecosistema è pronto. La transizione dei dispositivi Android al solo 64 bit ha richiesto molte modifiche alla piattaforma, agli strumenti, a Play e, naturalmente, alle tue app. Abbiamo iniziato introducendo il supporto a 64 bit nel 2014, annunciando modifiche alle norme nel 2017 e richiedendo il supporto per le app di Google Play a partire dal 2019″.
Smartphone più veloci e meno consumo di memoria
La rimozione del supporto per il codice a 32 bit consente di risparmiare fino a 150 MB di RAM, utilizzata dal sistema operativo anche quando non si eseguono app a 32 bit. Questi risparmi di memoria si traducono in un minor numero di condizioni di memoria insufficiente, il che significa meno jank e la possibilità di mantenere più app in background.
Google afferma inoltre che da questo momento in avanti cercherà di incoraggiare gli sviluppatori a iniziare a prestare maggiore attenzione al test delle loro app e agli aggiornamenti per i dispositivi solo a 64 bit. Per supportare questo, Google Play ora fornisce report pre-lancio che vengono eseguiti su dispositivi solo a 64 bit per rilevare e segnalare problemi di compatibilità.