La Corea del Nord ci riprova, in barba a tutte le leggi che regolano i diritti circa la proprietà intellettuale vigenti in altre parti del mondo. Non è la prima volta che la nazione asiatica prende un’idea dalla Mela morsicata, un analogo caso era già accaduto con Red Star, ovvero il SO di stato con la UI copiata da OS X.
Se un recente sondaggio in America ha messo in evidenza come solo il 36% degli intervistati sia stato in grado di collocare correttamente il paese sulla cartina geografica, ora forse qualcuno farà una piccola ricerca per conoscere l’ubicazione della nazione creatrice dell’ultimo ” iPad”, e distinguerlo dall’omonimo dispositivo della Apple.
Ebbene si, la Corea del Nord lancia il “nuovo” tablet e guarda caso si chama proprio iPad.
A sua discolpa bisogna ammettere che il nome per esteso del nuovo dispositvo è decisamente più lungo: Ryonghung iPad, un dettaglio che i compratori dovranno ricordare.
Analizziamo le caratteristiche tecniche, tralasciando il nome, forse non sono riusciti a trovare un’alternativa ugualmente esplicativa: il SoC integrato ha una CPU da 1 GHz ( forse un single-core), abbinata a 512 MB di RAM e 8GB di memoria interna con la possibilità di inserire una memoria esterna da 16 GB, il suo display è da 8 pollici e il peso complessivo è 250 grammi, la batteria un autonomia garantita di 6 ore.
Dotato di sistema operativo Android, il tablet nordcoreano risulta essere poco potente, inoltre ha una tastiera wireless piuttosto vistosa di colore rosso, che molto ricorda i colori della loro bandiera.
Ad un primo sguardo l’iPad della Corea del Nord fa pensare più ad un giocattolo che ad un vero e proprio dispositivo tecnologico, ma questa volta con l’iPad, è la prima volta che viene letteralmente copiato anche il nome del dispositivo, un occasione ghiotta per far si che parta ( e speriamo solo questa), una causa legale da parte di Apple.