La realtà aumentata è diventata il centro di sviluppo di moltissime nuove applicazioni per iOS 11. Durante il Keynote d’apertura dalla WWDC 2017, Apple, ha annunciato ARKit, strumento necessario per la creazione di app in realtà aumentata compatibile con iOS. Il meglio si nasconde dietro le nuove fotocamere di iPhone 8 Plus e iPhone X, ma anche i dispositivi meno recenti si comportano piuttosto bene.
Recentemente, l’azienda di Cupertino, ha presentato ARKit 1.5, ovvero una versione migliorata dell’ottimo tool già presente. In particolare, oggi, sarà possibile sfruttare la fotocamera dei prodotti iOS per riconoscere determinate immagini, o studiare al meglio, l’ambiente circostante. Andiamo adesso a vedere, alcuni progetti, ancora in fase beta, che si basano proprio sul concetto di realtà aumentata 1.5.
Ecco i due progetti
In primo luogo, vi mostriamo una breve clip che Mohammad Azam, è riuscita a registrare, rendendo protagonista, il proprio programma. Come si può chiaramente intuire dal filmato, Azam, riesce a “nascondere” dietro i poster di alcuni film molto famosi, i relativi trailer. Il concetto è simile a quello dei codici QR. Questi ultimi, se inquadrati, rilasciano un messaggio, che può essere caratterizzato da un sito web, un’immagine, un determinato file o altro ancora. Tutto questo sarà quindi possibile anche prendendo come oggetto principale un’immagine.
The Future of Movie Posters. ARKit 1.5 image detection and reference images. #ARKit #AugmentedReality pic.twitter.com/ruVxMCQtD3
— azamsharp (@azamsharp) January 30, 2018
Un secondo utilizzo di ARKit 1.5, viene fatto da Tim Field. In questo caso, il compito della realtà aumentata, si basa sul riconoscimento delle superfici orizzontali verticali o irregolari. Il tutto avviene in maniera istantanea, inquadrando l’ambiente con la fotocamera dei dispositivi dotati di iOS.
New in iOS 11.3 – vertical & irregularly shaped surfaces with #ARKit pic.twitter.com/z54OuiIxuv
— Tim Field (@nobbis) January 24, 2018
Le potenzialità della realtà aumentata sono pressoché infinite. Apple sembra puntare molto su tale funzione, e speriamo che molti sviluppatori decidano di adottarla nelle proprie applicazioni.