Record di vendite per iPhone 6s e iPhone 6s Plus

Da poco approdati negli store di tutto il mondo (dapprima in USA e altri 12 paesi, da venerdì 9 ottobre anche in Italia e altri 40 paesi) i nuovi modelli di melafonino iPhone 6s e iPhone 6s Plus già registrano vendite da record, persino superiori a quelle dello scorso anno.

Il nuovo iPhone, tuttavia, presenterebbe alcuni problemi tecnici ai quali l’azienda di Cupertino non sembra finora avere ancora fornito commenti o soluzioni ufficiali. I malfunzionamenti sono emersi dalle testimonianze fornite in rete (Twitter & Company) dagli acquirenti dei paesi nei quali il famoso smartphone è in vendita già dallo scorso 25 settembre, primo fra tutti il surriscaldamento del tasto Home, provvisto del lettore di impronte digitali, che provocherebbe lo spegnimento improvviso del telefono. Nemmeno l’ultimo aggiornamento iOS 9.0.2 del sistema operativo sembra esser riuscito ad arginare l’inconveniente. Si registrerebbe inoltre una diversa autonomia di durata a seconda del tipo di processore installato sul device (sì, a quanto pare l’azienda si sarebbe avvalsa di due distinti fornitori – Tsmc e Samsung – che condizionerebbero le prestazioni della batteria), ma la mela si giustifica sottolineando la differenza minimale di performance, impossibile da notare durante la fase di sperimentazione, e soprattutto incapace di compromettere in maniera significativa la fruibilità del dispositivo.

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Ricordiamo brevemente i prezzi dei due prodotti, che sono superiori a quelli statunitensi, con iPhone 6s da 16GB proposto a 779€, iPhone 6s da 64GB a 889€, e iPhone 6s da 128GB a ben 999€. Per iPhone 6s Plus i prezzi partono invece (presso l’Apple Store) da 889€ per il modello da 16GB, 999€ per quello da 64GB ed infine 1.109 euro per la variante da 128GB.

L’opportunità di acquistare anche online sul sito ufficiale ha senz’altro agevolato il processo di acquisto, ridimensionando il tradizionale fenomeno della formazione di code interminabili davanti all’ingresso degli store. Gli acquirenti diretti e coloro invece in possesso di previa prenotazione sono stati infatti incanalati in file differenti.

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