Android Oreo è finalmente disponibile sul mercato e sono già diversi gli approfondimenti in merito alle nuove peculiarità salienti dell’ultima versione del sistema operativo mobile di Google. Nel novero di questi merita senz’altro una menzione d’onore <<Rescue Party>>, nello specifico una importante aggiunta pensata per aiutare gli utenti a prevenire il fenomeno bootloop dopo aver tentato di aggiornare il proprio dispositivo ad una nuova versione di Android.
Android Oreo ha già attivo di default una tale funzionalità, la quale entrerà in azione non appena rileva che i componenti del sistema di basi sono bloccati nei cicli di crash. Rescue Party andrà insomma ad acclarare l’esistenza di un bootloop e, contestualmente, avvierà tutta una serie di azioni propedeutiche al <<salvataggio>> del dispositivo. Qualora nessuno di queste riuscisse a cogliere il segno, la funzionalità di cui trattasi perseguirà un’altra differente strada: Rescue Party farà in modo di riavviare lo smartphone in modalità recovery e richiederà all’utente di eseguire un factory reset.
Rescue Party sarà attivo su Android Oreo e conseguentemente non funzionerà purtroppo sulle versioni precedenti del <<robottino verde>>. La funzionalità è già attiva di default, indi per cui sarà già pronta all’uso non appena il vostro dispositivo verrà aggiornato ad Android Oreo (oppure, nel caso di nuovi smartphone pronti al debutto entro fine anno, avrà già la versione 8.0 di Android pre-installata di fabbrica). Né tanto meno occorrerà un hardware specifico per far fronte a tutti i benefici di Rescue Party.
Android Oreo si conferma dunque una versione volta più che altro a perfezionare tutto il lavoro orchestrato da Google in questi ultimi anni, dispensando migliorie improntate su ottimizzazioni, stabilità di sistema e soprattutto occhio di riguardo alla protezione, in ossequio al raggio d’azione assicurato dal nuovo programma Google Play Protect. Nel caso di Rescue Party, quest’ultimo si attiverà anche qualora il system_server si riavvierà per più di cinque volte in appena cinque minuti oppure un app di sistema si bloccherà per più di cinque volte in trenta secondi.