Il ministero dello Sviluppo economico ha condiviso sul proprio sito ufficiale l’avviso pubblico relativo ai progetti per diffondere la tecnologia per reti mobili superveloce anche in Italia. Come specificato all’interno della comunicazione, dal giorno 16 marzo 2017 si è dato il via al processo di sperimentazione della Rete 5G sul territorio nazionale. Nella sua fase iniziale interesserà 5 città: Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera.
“Il 5G non è semplicemente un’evoluzione del 4G, ma è una piattaforma che apre nuove opportunità di sviluppo. Si tratta di una tecnologia abilitante per servizi innovativi che cambieranno profondamente, ad esempio, il modo di vivere e di spostarsi dei cittadini o il modo stesso di produrre da parte delle imprese. E’ una tecnologia in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza; ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo”, si legge nella nota ufficiale.
Nel progetto della diffusione della Rete 5G, la Commissione europea ha invitato gli stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la fase di test: “Vogliamo essere nel gruppo di testa. L’Italia accetta la sfida europea ed anzi rilancia in queste 5 città italiane mettiamo a disposizione le frequenze e chiediamo agli operatori interessati e a quanti vogliono con noi scommettere sul futuro di presentare i loro progetti. Il pubblico fa per intero la sua parte e chiediamo ai protagonisti del mercato di fare la loro creando business e opportunità che concorrano a far crescere l’Italia”, ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli.
“Vogliamo che i territori individuati diventino luoghi per la sperimentazione dei servizi innovativi. L’infrastruttura è la condizione abilitante, ma la vera sfida è quella di candidare l’Italia ad essere punto di riferimento per la creazione di prodotti e servizi che sfruttino la tecnologia 5G. Questo, ed il parallelo lavoro sul piano banda ultra larga, che consentirà a tutti i territori di avere a disposizione la fibra, ci metterà nelle condizioni di replicare in tutto il paese quanto sperimenteremo in questa fase, perché riteniamo che la sfida digitale sarà vinta se tutti i cittadini e le nostre imprese potranno beneficiare di rete e servizi innovativi”, ha concluso Giacomelli.
Nel bando del Ministero viene richiesto di presentare progetti che saranno valutati sia rispetto alla parte infrastrutturale che a quella dei servizi che saranno sperimentati. Difatti, esso non è rivolto solo agli operatori TLC ma anche ad altri soggetti di livello nazionale ed internazionale che desiderano testare per primi i servizi con la tecnologia 5G.
Entrando nel dettaglio del comunicato ufficiale, si evince che “i lotti di gara per i quali presentare progetti sono tre: il primo riguarda il territorio della città metropolitana di Milano, il secondo comprenderà la città di Prato e L’Aquila, il terzo Bari e Matera. Le domande potranno essere presentate entro il 15 maggio; entro il 14 luglio saranno selezionati i progetti che partiranno per la fine dell’anno. La sperimentazione durerà fino al 2020. Le città sono state selezionate sulla base di criteri relativi alla distribuzione geografica, alla capillarità di connettività ultraveloce, alla disponibilità di frequenze nella banda 3,7-3,8, all’appartenenza ai corridoi europei. In aggiunta alle tre realtà selezionate con questi criteri sono state individuate anche L’Aquila e Matera: la prima in quanto nella fase di ricostruzione post-terremoto, la seconda città in quanto capitale europea della cultura 2019 su cui stanno insistendo molti progetti che guardano al digitale”.
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