Twitter compie dieci anni e dice addio ai messaggi da 140 caratteri per aprire ai post lunghi, e ci prende un pò la mano: 10mila caratteri, ovvero circa 2mila parole. Nulla di ufficiale, al momento, da parte del social network, ma secondo un report pubblicato nelle scorse ore da Recode, che cita fonti vicine al managment di Twitter, la rivoluzione potrebbe verificarsi a fine marzo, in occasione del decennale del lancio della piattaforma.
Non è ufficiale dunque, ma lo stesso Jack Dorsey ha twittato un messaggio che sembra implicitamente confermarla:
“Abbiamo passato molto tempo a osservare cosa fanno le persone su Twitter – ha scritto il CEO della società – e le vediamo catturare screenshot di testo e twittarli. E allora, che cosa sarebbe se quel testo… fosse realmente testo? Testo che potrebbe essere ricercato. Testo che potrebbe essere evidenziato. Questo è più utile e potente”.
Non stupisce molto la decisione di aumentare il numero di caratteri disponibili, già precedentemente Twitter aveva aumentato a 10.000 il limite di caratteri nei Messaggi Diretti e la sua opera di rinnovamento sembra andare in questa direzione anche per quanto riguarda i tweet. Tuttavia un dubbio ci assale: aumentando così tanto il limite, non si snatura del tutto il social network? La brevità e la concisione fanno parte del fascino di Twitter, e la volontà di equiparare il numero di caratteri disponibili dei post al diretto rivale Facebook, potrebbe lasciare insoddisfatti molti utenti che preferiscono l’uccellino blu proprio per la lunghezza dei tweet brevi ed immediati, piuttosto dei post di Facebook a tratti lunghi e noiosi.
Certo, in questo modo attirerà gli utenti più pigri, quelli che non hanno voglia di sforzarsi di imparare la nobile arte della sintesi, ma potrebbe anche facilmente allontanare gli utenti che amano il social network proprio per la brevità dei messaggi. Anche se qualcuno sostiene che in questo modo si possa evitare il problema dei tweetstorm.
Fu proprio Jack Dorsey qualche tempo fa a dichiarare :
“Ho lanciato una sfida al nostro team per cercare di guardare al di là di ciò che rende Twitter il posto migliore dove condividere ciò che sta accadendo”.
Per i seguaci di Twitter, una rivoluzione radicale: questa scelta susciterà riscontri positivi e nuovi utenti, oppure perplessità e perdita dei vecchi utenti? Staremo a vedere…
Posso essere d’accordo con te, in fondo 140 caratteri sono veramente pochi per esprimere un pensiero, e non nascondo che anche io a volte ho trovato difficoltà nello scrivere una frase su Twitter…però Twitter è nato per essere questo! Per i monologhi infiniti e i discorsi all’umanità, esiste Facebook, dove i logorroici hanno spazi infiniti e la descrizone di un momento, può diventare benissimo la trama di un film cecoslovacco di 6 ore. Sono punti di vista, liberamente personali e leciti, secondo il mio parere Twitter è nato così e dovrebbe continuare ad essere così com’è: portarlo alla pari del suo diretto rivale, significherebbe snaturalizzarlo troppo e finire di farlo diventare noioso, e soprattutto copia di una cosa che già c’è. Un saluto
Per un pensiero complesso, uno scambio interessante di vedute, per la propria espressione per la comprensione dell’altro, 140 caratteri non sono sufficienti neanche per i saluti iniziali.
Infatti ciò che gira per la maggior parte del tempo su Twitter è ironia spicciola, battutine da Bar, conati di narcisismo, affermazioni del proprio ego che si perdono nel nulla.
L’aumento è essenziale per la salvezza ed il futuro di Twitter, credo.
http://raffaelepizzari.com/140-caratteri-addio-twitter-ci-ripensa/