HTC sembra intenzionata a tirar fuori un prodotto che si venda a occhi chiusi ed ecco che l’M7 potrebbe fare al caso suo con una fotocamera tutt’altro che tradizionale bensì dal design innovativo formato da cosiddetti “ultrapixels”, disposti in modo tale da ricreare qualcosa di molto simile ai sensori Foveon X3 di Sigma. Ma cosa significa nello specifico?
Vediamo nel dettaglio in che modo funzionano i sensori tradizionali: essi sono dotati di un filtro Bayer che consente a ogni pixel di catturare un solo colore, generando una fotografia con 6.5 milioni di pixel verdi e 3.25 milioni di pixel sia rossi sia blu. L’immagine finale possiede tre colori per pixel ma i valori mancanti vengono aggiunti ricorrendo alla matematica per calcolarne dei valori approssimativi.
Il sensore dell’HTC M7, invece, si avvale di tre strati di pixel disposti uno sull’altro e ogni strato (che possiede 4.3 milioni di pixel) cattura uno dei tre colori primari. Tramite questo processo ogni ultrapixel produce, grazie ai tre strati, un’elaborazione reale – in modo simile a quanto avviene con PureView Phase 1 (il Nokia 808) ove, benché il sensore utilizzi ancora una matrice Bayer, ogni pixel dell’immagine finale è il risultato di una mega combinazione di pixel di sensori differenti.
L’HTC M7 sarà presentato il 19 febbraio, ma nel complesso prendete la notizia con la dovuta cautela trattandosi sostanzialmente, come specificato, di un’indiscrezione ufficiosa e, soprattutto, di un prodotto che oseremmo definire “rivoluzionario” rispetto alle fotocamere così come tradizionalmente concepite.