Samsung mette definitivamente la parola fine a Note 7. Una scelta quasi obbligata e per certi versi scontata, dopo il blocco delle vendite disposto in queste ultime ore. Il phablet Android con S-Pen esce dunque definitivamente di scena, portandosi dietro un polverone di polemiche e, giocoforza, un danno di immagine rilevante per la stessa società di Seoul: le azioni Samsung sono già scese di otto punti percentuali e con esse una perdita di circa 17 miliardi di dollari del valore di mercato. Le fluttuazioni economiche si propagheranno, con buona probabilità, anche durante i prossimi giorni, ed è per questo che la compagnia di Seoul ha voluto porre un freno ad una vicenda che stava diventando per certi versi grottesca. Per l’Europa è invece una seconda beffa, dopo <<l’anno sabbatico>> di Note 5, clamorosamente espunto da qualsivoglia commercializzazione lungo i nostri territori.
In qualunque angolazione si legga la notizia, l’epilogo è sempre lo stesso: Note 7 sparisce dal mercato. Ivi comprese le unità sostitutive e la massiccia campagna pubblicitaria attivata in Corea sin dai giorni immediatamente successivi alla riapertura delle vendite. I possessori del phablet Android con S-Pen sono dunque invitati accoratamente a spegnere il dispositivo e ad avviare le manovre di rimborso integrale od, in alternativa, alla sostituzione del modello con un altro smartphone Samsung. Riportiamo a tale stregua alcuni passaggi salienti del comunicato stampa divulgato dalla compagnia di Seoul nell’ultima ora:
<<Come avrete già sentito, per il beneficio della sicurezza del consumatore, abbiamo interrotto le vendite di Note 7 ed abbiamo adesso deciso di interromperne la produzione. Stiamo lavorando a stretto contatto con i partner e gli enti regolatori in ogni paese e prenderemo misure immediate per risolvere la situazione. Tutti i proprietari di Galaxy Note 7 potranno scambiare il proprio dispositivo con altri smartphone Galaxy con rimborso della differenza di prezzo, od in alternativa ricevere un rimborso completo presso il punto di acquisto. Ci scusiamo per i clienti che hanno avuto fiducia e attesa verso Note 7, e per l’inconveniente occorso ai proprietari del phablet>>.
Un 2016 insomma a due volti per Samsung, che pure aveva fatto registrare numeri apprezzabili nella prima parte in ossequio alle vendite ed al successo raggranellato da Galaxy S7 e S7 Edge. Note 7 si rivela invece il più grande fiasco nella storia dell’azienda ed è per questo che l’attenzione (ancor più di prima) è tutta rivolta verso il prossimo Galaxy S8, chiamato ad ammutolire le polemiche ed a riequilibrare una situazione particolarmente gravosa. Anche e soprattutto in termini di immagine, oltre che finanziaria.