Potrebbe essere la tecnologia del Palm Scanning la scoperta che rivoluzionerà i dispositivi presentati da Samsung nel prossimo 2018. Si tratta del nuovo brevetto depositato nelle ultime ore dall’azienda sudcoreana che garantisce maggiore sicurezza per la password di sblocco dell’utente e che potremmo anche trovare sul prossimo Galaxy S9.
Attualmente i dispositivi Samsung Galaxy sono dotati di 5 metodi di sblocco per la sicurezza dei dispositivi presenti in listino. Tra questi è adesso presente la scansione dell’iride, il riconoscimento facciale, la scansione dell’impronta digitale, la protezione con PIN ed il blocco con segno. Nel caso degli ultimi metodi elencati, l’utente a volte potrebbe trovarsi in confusione e non essere sicuro della ‘password‘ corretta da inserire. Il Palm Scanning arriva in soccorso proprio in queste particolari situazioni.
Basti pensare che le linee presenti sul palmo della mano sono uniche per ogni persona, infatti Samsung pensa che questa particolare caratteristica possa essere sfruttata per aiutare gli utenti a ricordare il proprio PIN o segno di sblocco nascondendo un suggerimento proprio tra quelle linee.
Come funziona il Palm Scanning?
Il brevetto depositato è composto da ben 42 pagine di documento. In sintesi, utilizzando la camera posteriore dello smartphone – ma non escludiamo che questa tecnologia possa essere applicata anche sui tablet di fascia alta – potrà essere scattata una fotografia sul palmo della mano così che il software di sistema riesca a combinare le linee del palmo con la password di sblocco del device.
L’azienda ci tiene comunque a precisare che non si tratta di un metodo di sblocco come quello con l’iride o con l’impronta digitale; Samsung vuole utilizzare questa tecnologia semplicemente per garantire che sia realmente l’utente a ricevere il suggerimento per la password da inserire.
Sicuramente il Palm Scanning è una buona innovazione da portare sui dispositivi di prossima generazione. E’ possibile consultare il brevetto ufficiale direttamente QUI.
