A seguito dello scandalo Samsung che ha visto coinvolto il Presidente Park Geun-hye e Choi Soon-sil, per corruzione e abuso di potere, la società ha visto una drastica caduta dei titoli in borsa al -2.14%, dopo che la Procura ha disposto un mandato di arresto ai danni di Lee Jae-yong, leader della compagnia e Vice Presidente di Samsung Electronics.

La Procura sudcoreana ha disposto l’incriminazione formale per corruzione di Moon Hyung-pyo, boss del National Pension Service, sospettato di aver agito a scapito del fondo pensione a favore del processo della fusione aziendale tra Samsung C&T e Cheil Industries. L‘accusa ha riguardato un versamento ingente di fondi verso una società situata in Germania riconducibile a Choi. Arrestato in dicembre, Moon è stato il primo dei sospettati ad essere stato incriminato per vie formali dalle autorità competenti. Una situazione che, con il professato mandato di arresto nei confronti di Lee, ha fatto precipitare i titoli in borsa del colosso sudcoreano dell’elettronica consumer.