Samsung Galaxy Note 7 continua, purtroppo, a causare spiacevoli incidenti. L’ultimo sembra giungere dalla Florida, dove un uomo ha riportato delle gravi ustioni di secondo grado in seguito all’esplosione del proprio Note 7 avvenuta nelle tasche dei pantaloni. L’accaduto ha spinto l’uomo a citare in giudizio il colosso coreano per risarcimento di una serie di danni.
Jonathan Strobel, nome dello sfortunato protagonista, passeggiava in un negozio a Palm Beach Gardens il 9 di questo mese, quando all’improvviso avverte un calore fortissimo provenire dalla tasca dei pantaloni e prima di realizzare il tutto, il suo Samsung Galaxy Note 7 ha preso fuoco, provocando ustioni di secondo grado sulla gamba destra e alla mano nel tentativo di rimuovere il dispositivo.
Il Signor Strobel ha citato Samsung per un risarcimento non specificato, che vada a ripagare spese mediche, perdita del salario, danni fisici e ulteriori danni non specificati, stando al rapporto ufficiale.
Come tiene a precisare il legale del malcapitato, il richiamo delle unità vendute di Samsung Galaxy Note 7 è arrivato troppo tardi per il cliente. Nelle ultime settimane, in effetti, Samsung è stata criticata per aver dato il via al proprio programma di sostituzione volontaria negli USA senza alcun coinvolgimento delle autorità .
Il momento dell’incidente si pone proprio dopo il programma di sostituzione di Samsung Galaxy Note 7 ma prima che venisse ufficialmente ritirato negli Stati Uniti, ovvero il 15 di Settembre. Il giorno dell’incidente l’ente statunitense per la tutela dei clienti ha avvertito di non utilizzare lo smartphone e ha affermato di star lavorando con il colosso asiatico sul ritiro di tutte le unità .
Questo episodio denota la prima azione legale nei confronti di Samsung Galaxy Note 7, dopo diversi incidenti che dall’inizio della distribuzione hanno causato 92 episodi di incendi, esplosioni e danni negli USA. Non ci resta che attendere ulteriori risvolti della vicenda.