Samsung Galaxy Note 7 segna ufficialmente il ritorno in Europa ed in Italia dell’apprezzata gamma phablet impreziosita dall’unicità della S-Pen. Le polemiche e gli strascichi dell’anno scorso sembrano esser ormai lontanissime e la compagnia di Seoul, incassato il colpo ed imparata la lezione, è pronta adesso a condividere col mondo intero l’ultima fatica occorsa in campo mobile.
Lo smartphone, atteso da tempo ed ampiamente anticipato a suon di indiscrezioni, segue la strada maestra tracciata da Samsung con il già fortunato Galaxy S7. Nomi diversi, ma la strategia è pressoché identica. Non è infatti un caso che l’ultimo esponente della gamma Note – il sesto, seppur ufficiosamente – condivida l’analogo numeretto (il sette, ndr) tipico dell’attuale famiglia Galaxy S. Una mossa dai duplici risvolti: assottigliare la linea di demarcazione tra i due portabandiera e, per converso, segnare un doppio salto generazionale rispetto all’attuale Note 5. Sì, perché le novità portate in dote da Note 7 sono davvero molteplici.
Il nuovo smartphone è a prima vista del tutto identico al precedente: dimensioni tutto sommato simili (153.5 x 73.9 x 7.9 millimetri), peso accettabile (169 grammi) ed angoli più squadrati; l’unica apparente differenza esterna è la fotocamera posteriore, meno sporgente. L’occhio attento scruta invece dettagli ben più marcati, riproposti a piè pari da Galaxy S7, una sorta di base di partenza cui Samsung pare evidentemente aver attinto. E così, ecco far il suo ingresso la resistenza ad acqua e polvere (certificazione IP68, mera new-entry per la gamma Note e, dunque, in grado di resistere fino ad un metro di profondità ), così come la curvatura laterale del display, il vetro 2.5D sui bordi e persino l’assenza del contorno cromato al lettore d’impronte digitali.
Torna anche lo slot per l’espansione di memoria (tetto limite di 256 gigabyte), debutta lo slot USB Type-C (alla prima apparizione su smartphone Samsung), mentre non v’è alcuna variazione in termini di materiali utilizzati (metallo e vetro). Lo spessore della scocca è inoltre leggermente aumentato (7.9 millimetri), fattore quest’ultimo necessario per ospitare una batteria più capiente (3.500mAh) ed offrire, per converso, una migliore autonomia in raffronto agli score di Note 5. Buoni ma non eccelsi, se ricordate bene.
All’interno però cambia tutto, e le differenze rispetto a Galaxy S7 incominciano a farsi sentire. Prima tra tutti la diversa ampiezza dello schermo: un ottimo 5.7 pollici di diagonale a risoluzione elevatissima (2560 x 1440 pixel), impeccabile luminosità anche sotto la luce diretta del sole e colori brillanti, prerogativa quest’ultima tipica dei Super-AMOLED. Senza altresì trascurare il fattore resistenza a graffi ed urti, migliorata grazie all’ultimissimo vetro Gorilla Glass 5 di Corning.
Samsung Galaxy Note 7 riparte dall’affidabile certezza chiamata Exynos 8890, il processore impiegato ab origine sugli attuali portabandiera coreani del 2016: tecnicamente è un quad core 2.3 GHz + quad core 1.6 GHz prodotto dalla stessa Samsung, in grado di assicurare un 30% in più nei calcoli e 64% in più nella grafica (ARM Mali-T880MP12) se rapportata alla comunque valida soluzione impiegata su Note 5 (Exynos 7420). La RAM è ancora da 4 gigabyte di tipo LPDDR4, affiancata a 64 gigabye di spazio di archiviazione interno (UFS 2.0, per ottimi riscontri in lettura e scrittura).
I coreani sembrano puntar molto sulla fotocamera, che su Samsung Galaxy Note 7 è pressoché la medesima dei dispositivi Galaxy presentati al Mobile World Congress 2016: rispetto al modello di generazione precedente, il quantitativo dei megapixel scende da 16 a 12, ma aumentano per converso le potenzialità fotografiche dello smartphone in condizioni di scarsa illuminazione ed in notturna. Merito della tecnologia Dual Pixel (simile alle reflex), alla dimensione dei pixel da 1,4 micron e ad una apertura focale record da f/1.7. La fotocamera frontale è invece da 5 megapixel (apertura focale f/1.7), per selfie accettabili ma ancora lontani dalle specifiche monstre dei terminali cinesi (su tutti, l’ormai prossimo Oppo F1s).
Samsung non rischia il 3D Touch in stile iPhone, ma aggancia i player del settore allineandosi al nuovo standard USB C, una delle pochissime mancanze di Galaxy S7. Ma l’attenzione è tutta riservata alle due caratteristiche distintive del nuovo phablet: l’immancabile S-Pen e la fotocamera con scanner dell’iride. Affiancata all’ottica per gli autoscatti, quest’ultima ha una risoluzione di 3.7 megapixel, è compatibile con Samsung Knox e sopratutto promette una velocità di sblocco e lettura di non poco rilievo, oltre che una fruizione con occhiali da vista o lenti a contatto non colorate. Samsung Galaxy Note 7 è dunque il primo smartphone a metter a disposizione due differenti modi di sblocco, utile espediente per accrescere la sicurezza e, per converso, assicurare una fruizione integrale del servizio di pagamenti mobile Samsung Pay basato, per l’appunto, su lettore d’impronte e tag NFC.
La S-Pen – dotata di punta più piccola 0.7 millimetri – potrà invece esser utilizzata in condizioni di umidità (non immersione) e permette di passare da una applicazione all’altra (funzione Glance), scrivere note che possono esser tradotte in automatico (una parola per volta) ed è compatibile con la modalità Always-On (ulteriormente affinata da Samsung rispetto a quanto orchestrato su Galaxy S7). Spicca, più in generale, un lavoro di ottimizzazione all’interfaccia proprietaria Touchwiz, rivista nel suo aspetto estetico, ancor più personalizzabile (si potranno adesso cambiare soltanto le icone, oltre che installare i temi) ed efficace (il rimando va ai nuovi sistemi di risparmio energetico) e contornata per l’occasione dall’immancabile suite S-Pen, sorretta da un sostanziale incremento di sensibilità alla pressione rispetto al precedente Note 5 (4096 e latenza di 50ms).
SAMSUNG GALAXY NOTE 7, IN ITALIA DAL 2 SETTEMBRE AÂ 879 EURO
Samsung Galaxy Note 7 farà il suo esordio sul mercato italiano nelle colorazioni Blue Coral, Silver Titanium e Black Onyx. Il prezzo di listino è di 879 euro per la versione da 64 gigabyte di archiviazione interna. Disponibilità nei negozi (fisici ed on-line) a far data dal prossimo due di settembre. Chiunque prenoterà lo smartphone (16 agosto – 1 settembre) riceverà in regalo il nuovo Gear VR 2016. Nel <<pacchetto>> è compreso l’interessante tetto di 15 gigabyte di spazio di archiviazione gratuito su Samsung Cloud per effettuare il backup dei dati.
Invitiamo i nostri lettori a restare sintonizzati su Keyforweb per spulciare ulteriori approfondimenti aventi ad oggetto l’attesissimo Samsung Galaxy Note 7, destinato giocoforza a duellare fino alla fine per lo scettro di miglior smartphone del 2016.