Samsung Galaxy Note 7 è stato presentato ad inizio mese ed il nuovo arrivato del colosso coreano sembra aver riscosso già molteplici consensi; in particolar modo il mercato europeo, reduce di un ormai datato Galaxy Note 4 e dalla cocente delusione per la non commercializzazione di Note 5, ha accolto in maniera decisamente calorosa il phablet della compagnia. Tuttavia, Note 7 potrebbe nascondere un comparto meno innovativo di quanto ci si aspetti.
Oggi, infatti, diamo un’occhiata alle componenti interne del recente Samsung Galaxy Note 7 grazie ad un teardown realizzato da iFixit, che ci mostra cosa giace sotto la scocca in vetro Gorilla Glass 5. Per cominciare, sembra che Samsung non abbia importato cambiamenti radicali dall’hardware di rilievo introdotto con Galaxy S7. La prima somiglianza è evidente nel comparto fotografico, in cui Note 7 integra lo stesso sensore Sony IMX 260 presente su S7 ed S7 edge.
Spostandoci sulla componentistica interna, il divario tra le componenti utilizzate su Samsung Galaxy Note 7 e Galaxy S7 si fa ancora più sottile. A seguire pubblichiamo la lista completa fornita da iFixit:
- Samsung K3RG2G20CMMGCJ 4 GB LPDDR4 SDRAM;
- Samsung KLUCG4J1CB-B0B1 64 GB Universal Flash Storage 2.0;
- Avago AFEM-9040 modulo multibanda multimode;
- NXP 67T05 controller NFC;
- Modulo antenne Qorvo QM78064 high band RF fusion, TQF6260 e QM63001A;
- Qualcomm WCD9335 codec audio;
- Modulo Murata FAJ15;
- Samsung 3420S7 G707A3 modulo Wi-Fi;
- Wacom W9018 touch control IC;
- Qualcomm WTR4905 e WTR3925 RF ricetrasmittenti;
In conclusione, si tratta di un terminale con un ottimo hardware che, stando a quanto dichiarato da iFixit, ha un indice di riparabilità alquanto basso, specie a causa del display dual-edge estremamente delicato e dall’impermeabilità, che comporta un assemblaggio ben saldo.