Samsung Galaxy S7: Android 7.0 Nougat in beta nel Regno Unito

Samsung Galaxy S7 verrà aggiornato ad Android 7.0 Nougat entro lo spirare dell’anno in corso. Una indiscrezione – riverberata, secondo i bene informati, dal presunto accordo preferenziale raggiunto in tal senso con Google – che trova sempre più fondamento col trascorrere dei mesi. Dopo le prime avvisaglie su GeekBench, arriva una potenziale svolta ad opera della stessa Samsung: tutti i possessori dell’apprezzato smartphone top di gamma coreano attivi nel Regno Unito potranno provare in anteprima (previa contestuale registrazione e approvazione al programma Galaxy Beta Program) l’ultima release del sistema operativo di Google, plasmata secondo i dettami dell’interfaccia proprietaria Grace UX ufficializzata in occasione del lancio dello sfortunatissimo Note 7.

La fase di test è al momento circoscritta unicamente al territorio britannico, ma non escludiamo che possano far presto il loro ingresso dei firmware installabili di questa beta. Ad ogni modo, per poter testare con mano Android 7.0 Nougat, dovrete scaricare e installare l’applicazione Galaxy Beta Program (download APK) per richiedere l’adesione al test del nuovo firmware: Samsung avrà chiaramente l’ultima parola.

Attendiamo comunque maggiori delucidazioni da parte del colosso di Seoul che potrebbe snocciolare nel dettaglio le modalità salienti per partecipare alla fase beta di Android 7.0 Nougat (al momento le iscrizioni sono chiuse). Di certo c’è che Samsung Galaxy S7 e S7 Edge sembrano ormai pronti ad accogliere il primo importante major update, dopo il rilascio puntuale delle varie patch di sicurezza Android spalmate mensilmente da Google.

Le prossime ore saranno quindi decisive per comprendere quali saranno le novità salienti del nuovo corso del <<robottino verde>>, attualmente relegato a pochi intimi: Nexus supportati e Google Pixel in anteprima, con LG V20 e Huawei Mate 9 pronti a seguire a ruota. Il prossimo passo dovrebbe adesso toccare a Samsung Galaxy S7 e S7 Edge: le manovre propedeutiche al rilascio finale dell’aggiornamento sembrano d’altronde esser state tracciate a grandi linee.

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