Samsung Galaxy X, brevetto mostra come uno smartphone diventa tablet

La possibile ufficializzazione di Samsung Galaxy X, ossia il primo smartphone pieghevole della compagnia coreana, è ormai diventato un leitmotiv costante sin dallo scorso CES 2013 di Las Vegas. Da allora sono state le voci riguardanti il debutto di un simile dispositivo, accompagnato da prototipi, indiscrezioni e, soprattutto, tanti, tantissimi brevetti.

Un punto di rottura in tal senso si è avuto lo scorso agosto, allorquando abbiamo acclarato che la piegatura a mo’ di conchiglia – utile per richiudere il terminale e riportarlo a dimensioni più compatte e contenute – stride fortemente, in termini di praticità e comodità, con le esigenze imposte dal semplice utilizzo quotidiano. Samsung avrebbe insomma cambiato in corso d’opera le proprie strategie, e il frutto di un tale cambiamento sarebbe inverato proprio da Galaxy X, uno smartphone da cinque pollici – dunque maneggevole e comodo da portare con sé – che può, a seconda delle necessità, trasformarsi mestamente in un tablet da sette pollici.

L’immissione sul mercato di Samsung Galaxy X è ritenuta dai più come certa. La possibile data di uscita avrebbe dovuto coincidere con il Q3 2017, ma complici i problemi legati a disordini politici in Corea avrebbero di fatto influenzato la decisione di Samsung di far slittare l’esordio sul mercato dello smartphone pieghevole a non prima del 2018.

Ma come funzionerebbe questo particolare dispositivo che, in un colpo solo, racchiuderebbe smartphone e tablet insieme? La risposta arriva da un recente brevetto depositato da Samsung. L’immagine riportata è eloquente e raffigura uno smartphone evidentemente sottile che, quando ripiegato, si presenta come un normale telefono, con il tasto home sotto il display, il jack da 3.5 millimetri e sensori sopra, e una fotocamera posteriore sull’altra estremità. Se però aperto a mo’ di libro, l’area dello schermo frontale si congiunge con quello della parte anteriore per assumere i connotati di un tablet da circa sette pollici: resterebbe anche in questo caso intatto il tasto home frontale.

L’auspicio è che Samsung Galaxy X diventi realtà il più presto possibile, così da vivacizzare ulteriormente un segmento di mercato (quello mobile) sempre più piatto e saturo.

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