Sono già cinque i milioni di utenti registrati a Samsung Pay, il servizio inaugurato sei mesi addietro dal produttore di Seoul ed al momento circoscritto agli Stati Uniti e Corea del Sud. Un traffico niente male considerata la pochezza dei paesi serviti e la relativa giovinezza di una piattaforma pronta a guerreggiare ad armi pari contro i rivali Apple, Google e tutti gli altri futuri player del mercato (leggasi LG, in predicato di lanciare a breve il proprio sistema di pagamenti). Il consuntivo in questione è stato ufficializzato da Samsung in data odierna, affermando che l’importante quota di utenti ha fruttato oltre 500 miliardi di dollari.
Samsung Pay sta dunque facendosi progressivamente strada, ed a tale stregua dovrebbero esser molteplici i paesi pronti ad abbracciare il servizio entro lo spirare del 2016. Nel novero di questi figureranno, nell’ordine, Cina, Australia, Brasile e Singapore, mentre a dare il via in Europa saranno Spagna e Gran Bretagna; tagliata fuori, almeno per il momento, l’Italia, complice la precaria diffusione dei pagamenti tramite carta di credito, mentre non dovrebbero esserci grossi ostacoli per una diffusione della piattaforma in Russia e Canada.
Sono già diversi gli smartphone facenti parte del ricco portafoglio di prodotti del brand coreano ad esser abilitati alla fruizione del servizio, basato sulla tecnologia creata ad arte da LoopPay, l’azienda acquisita da Samsung lo scorso anno: Galaxy S6 (Flat ed Edge) innanzitutto, ma anche i più recenti Note 5, S6 Edge Plus e persino i nuovi A3 ed A5 2016, iscritti di diritto nella fascia media del mercato. Senza dimenticare, ovviamente, gli attesi Samsung Galaxy S7 e S7 Edge, in debutto domani al Mobile World Congress 2016.
Proprio l’evento in scena a Barcellona dovrebbe portare in dote tutta una serie di ulteriori novità in merito a Samsung Pay, pronto ad espandersi ulteriormente ed a migliorare quanto già di buono occorso finora.