“Cera una volta . . . ” queste erano le ‘celebri’ parole con cui i genitori accompagnavano i propri figli nel mondo dei sogni al termine di una lunga e faticosa giornata di lavoro. Con il passare del tempo, però, l’abitudine di leggere la “fiaba della buonanotte” ai propri piccoli è andata sempre più scemando. Questa bella scena casalinga la si può vedere molto più facilmente in un film hollywoodiano che nella vita reale di tutti i giorni. Con l’avvento della realtà virtuale, però, l’abitudine di leggere la “fiaba della buonanotte” ai propri figli potrebbe ritornare di moda.
Realtà virtuale vs realtà reale
Samsung, un pioniere dello sviluppo di visori per la VR, ha infatti dimostrato che questa tecnologia può essere utilizzata non solo per giocare, vedere film e quant’altro . . . ma può essere sfruttata anche per aiutare i genitori ad accudire i propri piccoli. Come si vede dal video che si trova qui in basso i genitori, pur essendo distanti, possono sfruttare la realtà virtuale per leggere delle storie ai propri figli.
Certamente si tratta di una soluzione interessante. Ma se proprio dobbiamo essere sinceri nessun visore per la realtà virtuale, neanche il migliore, può neanche lontanamente sostituire l’affetto, il calore e i sentimenti che caratterizzano i rapporti umani reali.