La scorsa settimana Samsung Italia è dovuta ricorrere alle difensive dopo che l’AGCM ha avviato l’indagine contro di essa e contro Apple per aver rallentato potenzialmente i dispositivi più vecchi al fine di costringere i consumatori ad acquistarne di nuovi. Un’attività nota con il termine di obsolescenza programmata di cui abbiamo anche parlato diverse settimane fa, quando il colosso di Cupertino fu anche messo alle strette dallo Stato francese.
Anche se Apple potrebbe avere avuto una buona ragione per farlo – considerando che gli iPhone con batterie più vecchie potrebbero spegnersi forzatamente in determinate situazioni – non ha molto senso per Samsung Italia che, invece, vende dispositivi molto più economici nel territorio nazionale.
Viste le pressioni fatte dall’ente AGCM, un portavoce di Samsung Italia si è trovato costretto a reagire dicendo: “Non c’è nulla da dire sulla questione: come abbiamo detto in precedenza, Samsung non ha rallentato i vecchi modelli con aggiornamenti software”.
In effetti, il colosso sudcoreano insieme a LG è uscito subito dal mirino dopo che Apple ha rilasciato spiegazioni in merito alla questione delle batterie. Tuttavia, la divisione italiana della società si è sentita in dovere di ribadire il concetto ancora una volta, probabilmente perché il problema sembra non essere ancora stato archiviato dalle autorità locali.
La questione probabilmente andrà avanti per le lunghe ma speriamo che tutto possa concludersi per il meglio, anche se le molteplici voci potrebbero certamente incidere negativamente sulla reputazione della società, in procinto di presentare il nuovo top di gamma 2018 alla fiera del Mobile World Congress di Barcellona.