Samsung sospende la collaborazione con un fornitore cinese per sfruttamento del lavoro minorile, così come ufficialmente comunicato attraverso il proprio sito Samsung Tomorrow. La comunicazione è stata rilasciata dopo un indagine effettuata dalla China Labor Watch che aveva segnalato oltre 15 violazioni, compreso lo sfruttamento di minori in una delle società scelte da Samsung per la produzione di componenti per i propri dispositivi.
Inizialmente Samsung, aveva dichiarato di non aver rilevato nessun caso di sfruttamento del lavoro minorile nelle verifiche effettuate ma che erano in corso di svolgimento ulteriori controlli, che più recentemente hanno portato alla scoperta di queste violazioni.
Ecco la dichiarazione di Samsung nella sua interezza:
Samsung Electronics ha condotto un’indagine presso la Dongguan Shinyang Electronics Co. Ltd., uno dei suoi fornitori, subito dopo che la China Labor Watch ha accusato il 10 luglio l’azienda con sede in Cina di sfruttamento del lavoro minorile.
In seguito all’inchiesta, Samsung ha deciso di sospendere temporaneamente gli affari con la fabbrica in questione, confermando di aver trovato evidenze di sfruttamento del lavoro minorile. La decisione è stata presa in accordo con la politica di tolleranza zero di Samsung sul lavoro minorile.
E’ con dispiacere essere venuti a conoscenza di questo caso, nonostante gli sforzi di Samsung per prevenire il lavoro minorile presso i suoi fornitori. Come parte del suo impegno contro il lavoro minorile, Samsung effettua costantemente ispezioni di routine per monitorare i propri fornitori in Cina per assicurarsi che seguano le leggi vigenti.
Per Dongguan Shinyang Electronics, Samsung ha condotto verifiche in tre occasioni dal 2013, con quello più recente effettuato in data 25 giugno 2014. Nessun caso di lavoro minorile è stato trovato nel corso di questi controlli.
Dopo l’inchiesta condotta dalla China Labor Watch, Samsung ha effettuato ulteriori controlli, riscontrando diversi illeciti nella verifica effettuata in data 29 Giugno. Le autorità Cinesi stanno ora indagando sulla vicenda.
Se le indagini confermeranno le accuse di sfruttamento del lavoro minorile, Samsung concluderà definitivamente i rapporti di lavoro con il fornitore in conformità della propria politica di tolleranza zero nei confronti dello sfruttamento del lavoro minorile.
Inoltre, Samsung rafforzerà il suo processo di assunzione, non solo nei suoi impianti di produzione, ma anche nei confronti dei fornitori per evitare che tale caso si ripetano.
Una brutta notizia per Samsung, che dopo i problemi di sicurezza nelle proprie fabbriche, ora deve fare i conti anche con le acuse di sfruttamento minorile, che nonostante non le arrivino per via diretta, sicuramente non giovano all’immagine dell’azienda che oltretutto, solo dopo le indagini condotte da una società no profit esterna, ammette di aver appurato la presenza di tali, gravissime, violazioni.