Samsung svela il chip Exynos 9610 con slow motion a 480 fps

Samsung ha ufficializzato in queste ore il nuovo chipset Exynos 9610, dedicato al mercato di fascia media e, verosimilmente, indiziato a fare il suo approdo sui prossimi smartphone appartenenti alla gamma Galaxy A. Le peculiarità salienti dell’importante componente hardware devono essere ricercate soprattutto nel comparto fotografico, in ossequio alla presenza della tecnologia di Intelligenza Artificiale che, stando alle prime dichiarazioni della stessa azienda coreana, promette una eccezionale qualità dell’immagine.

Exynos 9610 è il nostro più recente processore mobile in grado di offrire maggiore potenza e velocità”, esordisce Ben Hur, vice presidente di System LSI marketing di Samsung Electronics, sottolineando in modo espresso le potenzialità del nuovo SoC, pronto a “stabilire un nuovo standard di prestazioni per i dispositivi di fascia alta in ossequio alla soluzione di deep learning vision-image processing e le funzionalità di video slow motion”.

Exynos 7 9610 è costruito secondo i paradigmi di una configurazione octa-core con processo produttivo FinFET a 10 nm e comprende un primo nucleo quad-core Cortex-A73 con frequenza operativa da 2.3GHz e un altrettanto modulo – stavolta però Cortex-A53 – con clock fino a 1.6GHZ, necessario per svolgere le operazioni col minor dispendio energetico. Il processore è accoppiato all’unità grafica Mali-G72 MP3, mentre sul fronte connettività segnaliamo il supporto alla velocità di trasferimento dati LTE fino a 600 Mbps in downstream e Cat.13 fino a 150 Mbps in upstream.

Il nuovo processore firmato Samsung è infatti dotato di funzionalità avanzate di rilevamento del volto e questo permetterà allo smartphone di turno di autenticare l’utente anche là dove sia inclinato di lato o parzialmente oscurato dietro un altro soggetto. Una rilevazione senz’altro più efficace e immediata, che fa il paio con capacità di rilevamento della profondità che permetteranno anche a dispositivi corroborati soltanto da una fotocamera singola di realizzare ritratti (cosiddetti “effetti bokeh“) del tutto conformi e afferenti alle potenzialità assicurate da un modulo fotografico doppio.

Samsung ha insomma puntato molto sul comparto fotografico, e in effetti Exynos 9610 promette di migliorare la qualità degli scatti in condizione di scarsa illuminazione, affinando la luminosità generale del contesto e, soprattutto, unendo più fotogrammi in uno così da ridurre al minimo il rumore digitale di fondo. Il processore supporterà anche varie configurazioni multi-camera – alla stregua di Galaxy S9 Plus e Galaxy Note 8, ad esempio – con piena compatibilità di moduli fino a 24 megapixel singolari o 16 + 16 megapixel.

Il pezzo forte è però senza dubbio la presenza di un’unità di elaborazione neurale che lavora di concerto con il processore di immagini per offrire fotografie e riprese migliorate. Rilevante è altresì la piena gestione di video slow motion a 480 fps a risoluzione Full HD e codifica e decodifica di video in 4K fino a 120 fps in HEVC (H.265).

Il nuovo processore di Samsung sarà prodotto in serie durante la seconda metà dell’anno in corso e i primi smartphone dell’azienda in grado di supportarlo dovrebbero a questo punto debuttare negli ultimi scampoli di 2018.

FONTE: PhoneArena

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