L’approdo sul mercato dei primi tablet Chrome OS potrebbe esser più di una semplice ipotesi al vaglio dei maggiori produttori tecnologici. Se Samsung è al lavoro su un dispositivo equipaggiato da un processore Intel di fascia alta (e insignito, per l’appunto, della presenza del sistema operativo di Google), anche Acer potrebbe presto rimpinguare il proprio portafoglio di prodotti con la presentazione – chissà se già al Mobile World Congress 2018 di Barcellona – di un tablet indubbiamente diverso e particolare se rapportato all’attuale offerta presente sul mercato.
L’ufficializzazione dei primi tablet Chrome OS potrebbe in fondo dare una scossa importante ad un settore sempre più precario e sostenuto più che altro dai soli iPad di Apple, anch’essi comunque non brillantissimi in termini di mole di vendite. Google potrebbe quindi provare ad allentare il dominio dei convertibili Windows 10 (assai più flessibili e improntati sulla produttività, anche grazie ad un sistema operativo completo), mettendo in mostra un software senz’altro particolare ma impreziosito dalla presenza delle applicazioni Android.
L’esistenza del primo tablet Chrome OS di Acer è confermata da un tweet – mestamente rimosso nel giro di poche ore – che mostrava in bella vista un dispositivo con aspetto in 4:3, display compreso tra gli 8 e i 10 pollici e, soprattutto, sistema operativo di Google. Non sappiamo se il prodotto in questione sarà poi caratterizzato da accessori improntati sulla produttività come tastiere, ma la risposta potrebbe in fondo esser positiva.
L’ormai imminente Mobile World Congress 2018 di Barcellona potrebbe schiarire le strategie di Acer, ma a nostro avviso bisognerà pazientare ancora un po’. Il Google I/O 2018 irromperà d’altronde la scena durante il mese di maggio (8 – 10 maggio 2018) e chissà che Google non sfrutti il suo keynote come occasione propizia per svelare la sua incursione – tramite per l’appunto il sistema operativo Chrome OS, molto leggero e migliorato costantemente anche grazie al supporto delle app Android – nel settore tablet. Stavola però con un software diverso rispetto al “robottino verde”.