Soltanto alcuni giorni fa il primo scandalo Facebook ha fatto il suo esordio in rete, portando alla luce milioni di dati degli utenti messi in pericolo a causa di un’applicazione che li aveva forniti ad Analytica.
Le problematiche però non sono terminate, il co-fondatore e CEO Mark Zuckerberg ha ancora molto da spiegare a causa dell’ultima notizia che potrebbe essere la più dannosa tra quelle delle ultime settimane.
Un uomo che vive in Nuova Zelanda mentre analizzava i dati raccolti dal social network ha scoperto qualcosa di particolarmente grave, il sito del giovane Zuckerberg ha monitorato le chiamate telefoniche degli ultimi due anni fatte dal suo smartphone Android.
I dati inclusi nell’elenco non solo hanno rivelato se la chiamata era in entrata o in uscita, ma elencavano anche chiamate perse, nome della persona chiamata o chiamante, durata della chiamata e l’ora in cui questa veniva effettuata.
Un’esponente della società , per tentare di evitare l’ennesimo scandalo Facebook ha spiegato che è prassi comune per un’app di messaggistica o social media quella di caricare i contatti del dispositivo durante il primo accesso, ciò per rendere più semplice l’accesso alle informazioni degli Amici.
Secondo il social network, i contatti vengono utilizzati per l’algoritmo di raccomandazione degli amici e, se avete consentito l’accesso a questi dati attraverso Android 4.1 o inferiore, la società ha acquisito l’autorizzazione di visualizzare i vostri registri in automatico.
Fortunatamente il monitoraggio è terminato con la versione 16 dell’API Android, quindi a partire dalla fine del 2017 la raccolta di queste informazioni è automaticamente terminata.
Per verificare quali dati personali sono stati prelevati dal sito durante questi anni, vi basterà selezionare la freccia rivolta verso il basso posta in alto a destra del pannello blu di Facebook. Accendendo quindi alle Impostazioni, sulla pagina che vi appare trovate subito in basso la voce “Scarica una copia dei tuoi dati Facebook”.
L’ennesimo scandalo Facebook che potrebbe costare davvero molto al social network di Mark Zuckerberg, adesso le scuse poste ai suoi utenti non basteranno a recuperarne la fiducia.
FONTE: Phonearena;