Sul mercato esistono dozzine di app di sicurezza che possono aiutarci a mantenere sicuro il nostro dispositivo android e renderlo invulnerabile ad eventuali attacchi esterni. Tuttavia avete mai analizzato le opzioni di sicurezza native di android? Se non l’avete mai fatto, seguiteci in questa piccola guida per mettere in sicurezza il vostro dispositivo:
1. Ablitare la lock-screen di default:
Abilitare sempre il blocco di sicurezza dello schermo del vostro dispositivo. La funzionalità è disponibile in -Impostazioni – Blocco Schermo. Esistono diverse opzioni per bloccare lo schermo (codice numerico, password, sequenza di sblocco). Questa piccola accortezza mette al sicuro il vostro smartphone ed i vostri dati in caso di smarrimento o furto.
2. Disabilitare la funzione USB Debugging
Assicuratevi che tutte le voci sotto “opzioni sviluppatore” siano disabilitate. Questo è un punto cruciale della sicurezza android, perché questa sezione è riservata solamente ad un eventuale team di sviluppatori android.
Queste opzioni non dovrebbero essere cambiate se non sapete perfettamente cosa state facendo. Prendiamo per esempio la voce USB Debbuging, che se abilitata permette a chiunque di bypassare la schermata di blocco del dispositivo ed accedere ai vostri dati personali.
3. Abilitare la crittografia del telefono
Se per qualche improrogabile motivo, siete costretti a tenere abilitata la funzione Usb Debugging avete la possibilità di aumentare lo stesso il livello di sicurezza del vostro smartphone , abilitando la crittografia del telefono (impostazioni – sicurezza – crittografia).
4 Assicurarsi che il dispositivo sia aggiornato
I nostri smartphone (o tablet)  ricevono in automatico gli aggiornamenti rilasciati ufficialmente da google restando  sempre “up to date”. Tuttavia se il vostro dispositivo non è più supportato per il rilascio di nuovi aggiornamenti, esiste la possibilità di aggiornare manualmente android , tramite le famose custom rom. In questo caso consigliamo molta attenzione nella scelta delle rom e nella veridicità di quanto dichiarato dagli autori delle stesse e consultare i commenti di coloro che già hanno testato la custom rom scelta.
5. Usare Google Play per installare le app
Ufficialmente il Play Store di Google è l’unico modo per installare applicazioni su Android, in realtà è possibile installare le app anche tramite i files “apk”. Tali files sono realizzati ad hoc e vengono usati per lo più per installare app a pagamento  in modo gratuito (vi ricordiamo che non è legale installare app a pagamento tramite files apk di terze parti). La pericolosità dei files apk risiede nel fatto che non si conosce il vero contenuto del file apk ( al suo interno potrebbe esserci un software malevolo per rubare dati personali), esponendo cosi il nostro dispositivo a un rischio molto alto.