Siri protagonista: l’assistente vocale di Apple salva una bambina

Siri salvavita. L’assistente vocale di Apple equipaggiato di default su iPhone e iPad (ma anche Mac, in ossequio ad una integrazione con OS X pronta ad esser svelata in occasione del WWDC 2016) sale infatti magistralmente in cattedra per aver salvato la vita ad una bambina australiana di appena un anno. Accade tutto in fretta, ancorché l’intervento di Siri si rivela fruttuoso e decisivo: la mamma si accorge durante la notte che la bambina aveva smesso di respirare ma, presa dal panico, non riesce a trovare il proprio cellulare. L’ultimo tentativo è quindi Siri, attivata tramite l’apposito comando vocale (<<hey Siri>>): all’assistente vocale di Apple viene chiesto, in particolare, di chiamare l’ambulanza, che effettivamente fa il suo capolino in pochi minuti.

L’intervento è dunque tempestivo e risolutore, allorché la bambina riuscirà a riprendersi scongiurando qualsivoglia paura. Merito anche di Siri, la cui funzione always-on è tuttavia circoscritta agli ultimi dispositivi Apple smerciati in questi mesi: iPhone 6S e 6S Plus, nello specifico, ma anche iPhone SE da quattro pollici e iPad Pro da 9.7″. È probabile quindi che lo smartphone in possesso della madre sia da catalogare proprio tra l’elenco appena riportato, giacché la detta funzione (oggetto tra le altre cose di una spot pubblicitario) rientra per l’appunto tra le peculiarità salienti degli ultimi iPhone e iPad. E su quelli meno recenti? Siri può esser attivata tramite apposito comando vocale soltanto se lo smartphone od il tablet è collegato ad una presa di corrente; per il resto, occorrerà sempre tener premuto il tasto home per avviare manualmente l’assistente vocale di Apple.

Non è la prima volta che uno smartphone salva la vita all’uomo. Basti por mente pensare al vetro Gorilla Glass 4 di Galaxy S6 Edge, che riuscì a bloccare un proiettile esploso in occasione degli attentati di Parigi, od altri sparuti episodi occorsi in questi ultimi tempi. In fondo lo smartphone è il miglior amico dell’uomo, anche e soprattutto se riesce a rendersi protagonista di notizie come quelle aventi stavolta ad oggetto Siri.

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