Il sistema di pagamento Apple Pay è stato realizzato in maniera irregolare

L’azienda Apple è stata citata in giudizio per avere realizzato il sistema di pagamento elettronico Apple Pay senza avere le necessarie licenze. La questione ruota intorno a 13 differenti brevetti che sarebbero di proprietà di Universal Secure Registry che, per bocca del proprio CEO Kennet Weiss, accusa Apple e Visa di aver violato gli accordi.

Secondo quanto riferisce Weiss, infatti, la sua azienda avrebbe già nel 2010 sviluppato la tecnologia (con tanto di brevetti) per il sistema di autenticazione per generare dei token temporanei per effettuare le singole transazioni; tecnologia che è utilizzata anche dall’attuale sistema di Apple Pay. Weiss sostiene che già sette anni fa prese contatti con Visa per proporre questo sistema e che gli accordi prevedevano una non divulgazione di tali brevetti per i successivi dieci anni.

Tra Weiss e Visa non si è più fatto nulla e nel 2013 Visa ha iniziato a collaborare con Apple Pay per poi l’anno successivo lanciare il servizio che è recentemente anche approdato in Italia. La Universal Secure registry di Weiss non ha però fatto subito causa, aspettando solamente adesso depositando la denuncia presso la Corte Federale Distrettuale del Delaware dalla quale si attende una risposta definitiva su questa vicenda.

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