Consumare più RAM ed eliminare la condivisione del processo, finalmente tutte le schede del browser avranno tutte un loro unico processo: ecco in arrivo la nuova novità di Google Chrome, una vera rivoluzione sul mercato.
Tra pochi mesi sarà introdotta definitivamente la nuova funzione “Site Isolation“ su Chrome 67: secondo voci autorevoli del settore, l’obiettivo è quello di inibire all’intero browser di chiudersi nel caso in cui una scheda si blocchi improvvisamente e vada “in crash”, secondo il gergo informatico.
Grazie all’esecuzione di più processi si può definitivamente bloccare ed inibire ai malware di venire a contatto con i dati presenti su un’altra scheda.
Infatti, se fino a questo momento si è fatto affidamento ad un “unico processo” per ogni scheda, con la neonata funzione Site Isolation tutto questo cambierà e, per ogni sito verrà creato un nuovo processo.
Il vantaggio è una maggiore sicurezza per gli utenti e, dall’altro lato della medaglia, occorre considerare anche un punto di debolezza: il maggiore uso della RAM o memoria di sistema di circa il 10/20%.
In effetti, non si tratta solo dell’unica novità in arrivo per la grande: il Chrome Web Store non accetterà, a partire dal mese di luglio, le estensioni che contengono script per l’attività di “estrazione” delle monete digitali del calibro del Bitcoin, Ethereum, Litecoin, etc.
Se fino a questo momento la società di Mountain View permetteva l’utilizzo di estensioni che avessero come unico scopo l’attività di “mining” delle criptovalute, ora la grande G cambia idea.
Si tratta di un cambiamento necessario a seguito del proliferare sul mercato di nuove estensioni legate alla blockchain delle valute digitali senza alcun consenso dell’utente. Una necessità ed una rivoluzione importante per i trader e per gli utilizzatori di valute digitali come strumento di pagamento digitale.