Il 2015 è stato certamente positivo per gli smartphone Huawei, i cui dati di vendite raggranellati in via generale hanno sovente testimoniato la sempre più in auge attenzione dei consumatori verso un brand conosciuto soltanto qualche anno addietro a pochi eletti. Liquidata mestamente la <<pratica Xiaomi>> – che ha perso la sfida a distanza con l’azienda di Shenzhen – e raggiunta la prestigiosa terza piazza nel panorama mobile (dietro ad Apple e Samsung, i leader del settore), l’obiettivo di Huawei per il 2016 risponde adesso al nome di consolidamento. Ambizione non così scontata dopo un anno da ricordare ed intriso di dati roboanti, sebbene le strategie attuate finora dal produttore di Shenzhen – leggasi su tutti la presentazione di Huawei P9 e P9 Plus, inframmezzati dalla versione Lite chiamata a guerreggiare nel segmento di fascia media – sembrano esser addirittura incentrate nell’ottica del miglioramento.
La collaborazione con Leica sui nuovi smartphone Huawei – ma anche taluni accordi commerciali stipulati con personaggi di primo piano come Messi, Scarlett Johannson e non solo – rappresenta certamente l’inverarsi di un progetto in continua crescita e pronto dunque a marciare a ritmo sostenuto anche nell’anno in corso. Il produttore cinese non sembra infatti aver la <<pancia piena>> ed a tale stregua ritiene possibile il raggiungimento dell’importante quota di 140 milioni di dispositivi Android Huawei smerciati entro lo spirare del 2016. Nessun passo indietro, dunque, bensì un vero e proprio rilancio, nel tentativo di scalare ulteriormente importanti posizioni nel mercato mobile ed insidiare Apple e Samsung. Secondo quanto raccolto da DigiTimes, la strategia di Huawei si giocherà principalmente su due fronti: l’Europa ed il territorio statunitense, fattori evidentemente chiave per il produttore cinese in questo 2016.
Rafforzare ulteriormente la propria posizione in via generale – in specie per quel che riguarda l’America, là dove il brand ha raggranellato ampi consensi ed apprezzamenti in ragione del debutto di Nexus 6P, il primo smartphone Huawei ad esser commissionato da Google – permetterà quindi all’azienda di raggiungere l’importante quota prefissata. Le strategie del produttore verteranno ancora sulla presentazione di dispositivi Android di fascia medio-alta (che costituiranno circa il 44% della line-up del 2016, a detta di DigiTimes), mentre la stipulazione di accordi commerciali con carrier telefonici USA potrebbe costituire un ulteriore incentivo di fidelizzazione con gli utenti; senza dimenticare, naturalmente, il contributo offerto dai paesi emergenti, settore nel quale Huawei potrebbe ulteriormente insistere con la diffusione di nuovi negozi e l’apertura di centri assistenza.
Le strategie dell’azienda di Shenzhen sembrano dunque esser chiare e delineate, ed a tale stregua vedremo in prosieguo se l’importante quota di 140 milioni di smartphone riuscirà ad esser raggiunta entro lo spirare del 2016. L’immissione sul mercato di Huawei P9 e P9 Plus sarà certamente l’occasione per testare la reazione degli utenti al lavoro occorso da un brand che, in questi anni, ha progressivamente alzato l’asticella delle ambizioni e, purtroppo, dei prezzi di listino.
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