Gli smartwatch Nokia rappresentano il primo vero passo verso il ritorno in grande stile della compagnia finlandese sul mercato tecnologico. Una evenienza ritenuta possibile, in ragione dell’acquisizione della società francese Withings, specializzata nella produzione di dispositivi per il monitoraggio dei parametri corporei e, più in generale, attiva nel particolare segmento dell’e-health (termometri, bilance, misuratori di pressione). Nokia cambia dunque pelle ed è pronta a metter insieme i cocci a tre anni di distanza dall’abbandono del mercato mobile, coinciso con la cessione dello storico marchio Lumia a Microsoft. La notizia dell’acquisizione della start-up attiva in Francia – protagonista in svariate edizioni del CES di Las Vegas – arriva in data odierna per diretta ammissione della stessa Nokia: l’accordo, impostato sul contestuale versamento di un corrispettivo pari a 191 milioni di dollari sull’unghia (circa 170 milioni di euro, convertitore alla mano), dovrebbe assumere i crismi dell’ufficialità entro l’estate, a seguito del completamento dell’iter burocratico di approvazione dei regolatori.
Gli smartwatch Nokia costituiranno dunque il probabile inverarsi dell’incursione sul mercato del gigante finlandese, che frattanto sta consolidando la propria posizione e, per converso, esplorando settori diversi ed ulteriori rispetto al più canonico (e nostalgico) business dei telefoni. La cessione a Microsoft della divisione cellulari ha infatti modificato l’assetto portante dell’azienda attualmente capitanata dal CEO e Presidente Rajeev Suri, articolata in due diversi rami: la sezione Network, dedicata alle infrastrutture di rete e suggellata lo scorso anno con l’acquisizione di Alcatel-Lucent per una cifra vicina ai 15 miliardi di euro, e quella Technologies, nella quale andrà invece a confluire Withings. Pronta ad offrire il proprio contributo nel segmento dell’Internet of Things, considerato dallo stesso Amministratore Delegato di Nokia come <<un mercato molto grande e nel quale possiamo fare la differenza>>.
Con gli smartwatch Nokia, il colosso finlandese vorrebbe cavalcare la cresta di un settore, quello degli indossabili, considerato in forte espansione oltre che pronto a generare numeri record entro il 2020: dispositivi in grado di strizzar l’occhio agli <<irriducibili>> della forma fisica o, più in generale, dediti al monitoraggio di parametri corporei. Senza dimenticare il mercato smartphone, categoria nella quale Nokia potrebbe entrare a gamba tesa in ossequio alla presentazione di un dispositivo animato da Android, il sistema operativo mobile di Google. L’acquisto di Withings rappresenta quindi un deciso passo in avanti verso il ritorno di Nokia sul mercato che conta, in attesa che il 2016 possa archiviarsi e con esso il diniego imposto da Microsoft.