Qualcomm ha presentato di recente il suo nuovo processore Snapdragon 845. Si tratta di un SoC che praticamente va a collocarsi al vertice della sua offerta. Verrà infatti montato sulla maggior parte dei top gamma di inizio 2018. Ormai è chiaro che si tratta di un processore estremamente potente, dotato di nuovi core ad alta efficienza, prestazionali, che allo stesso tempo uniscono performance elevate e consumi ridotti. La domanda che ci poniamo noi oggi è questa: è davvero necessario un processore così potente su uno smartphone?
Ormai sono anni che ci ritroviamo davanti a prodotti che nell’uso comune hanno praticamente le stesse prestazioni. Provate ad utilizzare un OnePlus 2 oggi e mettetelo a confronto, per esempio, con un Samsung Galaxy S8. Notate differenze? Noi si. Nella maggior parte dei casi, nonostante OnePlus 2 sia meno potente dell’ultimo top gamma Samsung, questo risulta più veloce. Ormai infatti non c’è più il bisogno di ricercare processori più potenti per riuscire ad avere smartphone fluidi. La maggior parte del lavoro sotto questo punto di vista viene eseguito da ingegneri che hanno il compito ed il dovere di realizzare un software leggero e che sia capace di girare senza problemi. Qual è quindi il vero problema degli smartphone di oggi? Secondo il nostro parere, e secondo il parere di molti nostri lettori, la durata della batteria.
Meglio uno smartphone potente o uno capace di durare a lungo?
Non a caso abbiamo iniziato questo nuovo paragrafo ponendoci questa particolare domanda. Abbiamo visto che lo Snapdragon 845 alla fine va a riproporre, sebbene con core Kryo di nuova generazione, la medesima architettura Octa Core del suo predecessore. Viene garantita una potenza bruta pari a circa il 30% in più. Forse i passi avanti più importanti sono stati fatti sotto il livello fotografico. Grazie infatti al Qualcomm Spectra 280 ISP è stata ulteriormente migliorata la gestione di quelli che sono i vari parametri fotografici. La camera dei nostri prodotti potrà scattare quindi foto più nitide. E’ stata migliorata la riduzione del rumore digitale sia in ambito fotografico che video, è stata poi introdotta anche la nuova modalità di ripresa con risoluzione 4K HDR e 60 FPS.
Non sarebbe stato forse meglio andare a spingere unicamente verso un ulteriore miglioramento dei consumi. Notiamo infatti che quando un processore viene presentato tutti i vari produttori, in questo caso specifico Qualcomm, non fanno altro che confermare un unico e solo concetto: il nuovo processore non è solo più potente ma consuma anche meno del precedente. Ma è sempre così? Ovviamente no. Anche se il processore effettivamente riesce a gestire meglio la carica della batteria ed ottimizzare i consumi le nuove tecnologie inserite ed in generale tutte le altre funzionalità (magari non legate al SoC ma al dispositivo stesso) non fanno altro che allineare la durata della batteria con quelle che sono le prestazioni del modello precedete.
Il succo della storia è che probabilmente un Qualcomm Snapdragon 835 di “ieri” andrà a consumare all’incirca la stessa quantità di batteria di uno Snapdragon 845 di domani”. Una cosa però è certa, i produttori, nonostante questa “potenza” superiore dei loro nuovi dispositivi, raramente vanno ad aumentare la capacità delle batterie. Questo perché l’utente medio non solo vuole un dispositivo potente, ma anche sottile. Tutto questo si traduce inevitabilmente in dispositivi sempre più sottili con batterie che non vanno a portare miglioramenti di generazione in generazione. Questo sommato a processori che inevitabilmente, proprio per le nuove funzioni, andranno a consumare di più.
Fascia alta vs fascia media, c’è ancora tanta differenza?
In virtù del fatto che, oggettivamente, un dispositivo di fascia media del 2017 (ma anche di anni precedenti) riesce a fare tutto, compreso eseguire videogiochi e programmi più pesanti, paragonando il suo prezzo con quello di un top gamma recente appena uscito, valutando che alla fine, per mille motivi, il prodotto di fascia media consuma molto meno, perché non preferirlo? Le differenze tra un dispositivo di fascia alta ed uno di fascia media sono ancora così evidenti? Consumer Reports in un suo articolo dedicato ha espresso quella che è la sua opinione, affermando che iPhone X, in assoluto uno dei top gamma più recenti e potenti in circolazione, non è “migliore” rispetto ad un Samsung Galaxy S8 proprio perché i vantaggi sono inferiori rispetto agli svantaggi:
- Il dispositivo costa molto di più;
- Dispone di una batteria meno capiente;
- Dispone di tante funzioni più particolari, come il Face ID che consumano tanto;
- Non riesce quindi a raggiungere quella che è l’autonomia di un Samsung Galaxy S8.
Questo è il classico esempio in cui possiamo notare come, spendendo meno, riusciamo ad avere sotto diversi aspetti un dispositivo anche migliore.
Sarebbe quindi bello riuscire a vedere magari per il prossimo anno, dopo un sicuramente ottimo Snapdragon 845, un modello 855 che magari si andrà a concentrare esclusivamente sull’ottimizzazione dei consumi. D’altronde è sempre più evidente, quindi palese, che la maggior parte dell’utenza vorrebbe quantomeno riuscire ad arrivare a piena serata con il suo top gamma, cosa la maggior parte delle volte impossibile. Immaginate riuscire a coprire invece anche 2 giorni completi con una sola ricarica, un sogno in cui non vale la pena sperare?
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