Lo smartphone sicuro ed inviolabile, ma a quale prezzo? Sì, perché portare a casa Solarin Phone può esser ascritta come mera impresa titanica, anche per gli <<irriducibili>> della protezione dei dati personali. Il pedigree del nuovo dispositivo Android è indubbiamente nobile e lecito, se non fosse tuttavia per il suo listino: 16.560 dollari sull’unghia, corrispondenti a quasi quindicimila euro tasse incluse. Un esborso economico giustificato a detta dell’azienda israeliana <<Sirn Labs>>, intestataria di un progetto tutto sommato interessante e, di contro, circoscritto a pochissimi eletti. Al netto di una massiccia propaganda pubblicitaria attivata in queste ore e che ha coinvolto, tra gli altri, la bellissima modella russa Irina Shayk, l’ex-fiamma del fresco vincitore della Champions League, Cristiano Ronaldo.
Uno smartphone sicuro, costosissimo ma contornato da una scheda tecnica assimilabile ad un dispositivo top di gamma del 2015. Solarin Phone si basa sulle movenze del sistema operativo Android (in versione Lollipop 5.1.1), modificato per l’occasione al fine di metter sul piatto del facoltoso cliente tutti i crismi della sicurezza. Una operazione resa possibile, tiene a precisare l’azienda israeliana in sede di presentazione ufficiale, in ossequio a due anni di faticosa ricerca e sviluppo svolta in due diversi laboratori (Svezia e Israele): la tecnologia impiegata sullo smartphone è all’avanguardia, oltre che circoscritta alle sole agenzie governative. Il dispositivo vanta una crittografia di tipo militare, mentre un <<Security Switch>> implementato sulla cover posteriore permetterà di trasformare Solarin Phone in un vecchio (e protetto) telefono, sdoganato di funzionalità ma utile per effettuare messaggi (grazie anche ad una applicazione ultra-protetta) e chiamate in tutta sicurezza e votate alla privacy.
Da un punto di vista squisitamente hardware, lo smartphone sicuro di Sirn Labs da 5.5 pollici a risoluzione WQHD (2560 x 1440 pixel, spalmati in una densità di pixel per pollice pari a 568ppi) è strutturato dalla presenza del vecchio processore Snapdragon 810 (octa-core a 64bit), affiancato per l’occasione da 4 gigabyte di memoria RAM LPDDR4, 128 gigabyte di spazio di archiviazione interno, fotocamere da 24 megapixel (sensore forse griffato Sony, accoppiato da 4 flash-LED e autofocus laser) e 8 megapixel con stabilizzatore digitale, per effettuare buoni selfie; interessante anche la batteria da 4.040mAh, mentre a chiudere il cerchio delle caratteristiche spiccano il lettore d’impronte digitali, tag NFC ed il connettore USB Type-C 3.1.
Non proprio maneggevole dall’alto dei 250 grammi, Solarin Phone mette in risalto una scocca realizzata con lo stesso metallo impiegato nell’industria aerospaziale. Il progetto è comunque interessante, se non fosse per il suo mastodontico prezzo che, conseguentemente, lo tiene lontano da tutti coloro i quali vogliono uno smartphone ultra-sicuro e protetto. <<Non accettiamo che sia il prezzo a decidere quali tecnologie sono disponibili. Con Solarin rompiamo le regole>> ha affermato il presidente di Sirin Labs, Moshe Hogeg.