Quale è il il più grande limite di HomePod? Potremmo dire, lo stesso che accomuna tutti i prodotti Apple. Oppure, lo stesso che rende l’azienda un’icona nel mondo. In ogni caso, la risposta esatta è: la chiusura del sistema operativo, e Sonos lo ha messo in evidenza.

Anche se di vero OS non si tratta, concentriamoci su quello che è l’ecosistema Apple. Quali luci accenderà lo speaker? Quelle compatibili con HomeKit. Quale assistente virtuale utilizzerà? Siri. Con quali dispositivi potrà connettersi? Con quelli dotati di iOS. Ed infine, quale servizio utilizzerà per riprodurre musica? Facile, Apple Music.

Soffermandoci su questo ultimo punto, tutti i milioni di utenti abbonati a Spotify (il doppio di Apple Music), cosa faranno? In realtà una risposta c’è. Utilizzando AirPlay dal dispositivo principale, che sia esso un Mac, un iPhone o un iPad, si potrà riportate qualsiasi contenuto sull’HomePod. Ma così facendo, la praticità non esisterebbe più, perché spendere 349 dollari per avere le funzioni di un qualsiasi Speaker.

Sonos ovviamente si è accorta di questo, e tramite un semplice tweet, pare prendersi gioco di HomePod

Good luck with your #homepod launch @Apple. We made you a playlist. https://t.co/zh8KctGAJe

— Sonos (@Sonos) February 9, 2018

“Buona fortuna con il lancio del tuo HomePod, Apple. Abbiamo creato per te una playlist.”

Si, esatto, si tratta di una playlist interamente creata con Spotify. Una frecciatina che ovviamente tutti hanno compreso fino in fondo. Ma il motivo dove si deve ricercare? Ricorderete tuti che, al lancio di Apple Music, tra i dispositivi compatibili, anche tutti gli Speaker Sonos risultavano presenti. E se Apple avesse abbandonato questa strada dopo il lancio di HomePod? In effetti potrebbe essere una giustificazione più che azzeccata.

Apple ovviamente non ha risposto alla battuta, ma è chiaro che questo nuovo prodotto, sarà il trampolino di lancio definitivo per il servizio di streaming musicale offerto dell’azienda di Cupertino.