Sony punta alla sicurezza della privacy anticipando il riconoscimento facciale 3D

Ai fini della sicurezza dell’utente, per confermare l’identità di qualcuno bisognerebbe utilizzare il riconoscimento facciale con la tecnologia in 3D: la scansione 2D che fa parte della funzione “Face Unlock” nativa su Android non è sufficientemente sicura.

La scansione facciale in 3D viene spesso utilizzata per la Realtà Aumentata, perché non usarla anche per scopi di sicurezza? Questo è ciò che si è domandato il colosso Sony il quale, grazie alla collaborazione con la società svizzera KeyLemon, specializzata in questo settore, ha portato tale tecnologia ad un livello superiore.

Proprio per questo nel corso del l Mobile World Congress Shanghai 2017, il colosso Sony ha mostrato un sistema di riconoscimento biometrico basato sulla scansione facciale in 3D.

A differenza di scansione 2D, sistemi 3D non possono essere elusi: scannerizzando il volto in tre dimensioni c’è na miglior precisione nel rilevamenteo dei vari trati somatici aumentando così la sicurezza degli utenti e riducendo al minimo eventuali errori.

Come accennato poco fa, al momento Sony ha mostrato solo alcuni test del nuovo sistema di sicurezza nel corso dell’MWC di Shangai sfruttando un software prodotto da KeyLemon accostato ad un un sensore per la scansione profonda in 3D realizzata dall’azienda SoftKinect. Al momento non si conoscono ulteriori dettagli in merito agli eventuali sviluppi della nuova tecnologia perciò non ci resta che attendere i prossimi riscontri ufficiali.

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