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Stadia: gli sviluppatori indie reputano le offerte di Google poco convincenti

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Stadia: gli sviluppatori indie reputano le offerte di Google poco convincenti

Anche oggi si parla di Google Stadia, ma in questo caso non abbiamo leak o novità relativi alla piattaforma di cloud gaming, bensì siamo qui per riportare una recente inchiesta nel mondo videoludico avviata da Business Insider e che coinvolge in maniera diretta una fetta di questo mercato sempre più crescente e centrale, ovvero gli sviluppatori indipendenti.

In particolare l’inchiesta avviata da Business Insider fa leva su un quesito che in diversi si domandano fin dal lancio di Stadia sul mercato: perché il catalogo non propone anche delle produzioni minori provenienti dal mondo indipendente? Sappiamo che i principali problemi del servizio rientrano nel catalogo limitato della piattaforma e nei costi, e proprio per questo motivo l’inchiesta ha cercato di raggiungere tante piccole realtà nel mercato indipendente (che hanno chiesto di restare anonime) per chiedere un loro parere sulla decisione di Google di escludere questa importante fetta del mercato dall’offerta attualmente proposta da Stadia.

Questi sviluppatori hanno confermato, in maniera piuttosto unanime, che il problema principale è da ricondursi a Google stessa, che avrebbe messo sul piatto delle proposte economiche poco convincenti per stimolare ognuna di queste piccole realtà a fare capolino nel catalogo della piattaforma Stadia, che allo stato attuale conta 30 giochi.

Alcuni di questi sviluppatori si sono sbilanciati addirittura nel definire inesistente il valore delle proposte commerciali di Google, quasi come se il colosso di Mountain View avesse costruito una propria strategia, probabilmente basata sulla crescita futura della sua piattaforma, in cui saranno gli sviluppatori indipendenti a correre dall’azienda.

Proiezioni di mercato future a parte però, al momento la scena indie sembra concordare sul fatto che vi siano ben poche ragioni per spingere uno sviluppatore piccolo e indipendente ad investire risorse nella realizzazioni di conversioni appositamente per Stadia.

Business Insider comunque ha accolto anche le dichiarazioni del “fronte opposto” intervistando direttamente Patrick Seybold, volto incaricato di occuparsi della campagna comunicativa di Stadia, il quale ha affrontando il quesito cercando al contempo di soprassedere:

I produttori e gli sviluppatori con cui siamo regolarmente in contatto vogliono veramente che Stadia abbia successo, ci appoggiano con convinzione. Va anche rilevato che non tutti i produttori hanno ancora annunciato i loro giochi in programma per Stadia, e che altri titoli continueranno ad essere annunciati a tempo debito.

Insomma, una risposta molto in linea con un responsabile della comunicazione che ha chiaramente filtrato la discussione. In attesa di scoprire come si comporterà Google in futuro, vi ricordiamo che sono già disponibili i nuovi giochi gratis di marzo per gli utenti Google Stadia.

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