Stadia: svelate le ragioni sulla chiusura dello sviluppo di titoli first party

Come noto, nelle settimane scorse Google ha preso una drastica decisione per il futuro della sua piattaforma di cloud gaming, Stadia, decidendo di chiudere in maniera definitiva la sua divisione dedicata allo sviluppo di produzioni first party esclusive per il servizio.

Grazie ad una lunga ricostruzione di Kotaku attraverso una sessione di Q&A tenuta con lo staff, è emerso che dietro alle ragioni di questa improvvisa chiusura ci sarebbe stata l’acquisizione del gruppo Zenimax Media e Bethesda da parte di Microsoft.

In poche parole l’acquisizione avrebbe spinto Google a ragionare sul futuro della sua piattaforma in termini di investimenti. Nello specifico l’azienda si sarebbe resa conto dell’ingente quantità di denaro necessario a sostenere lo sviluppo di first party per una piattaforma. Per questo motivo Google ha optato per un cambio strategico, puntando alle partnership con i third party e portare sul proprio servizio titoli multipiattaforma.

Fa sicuramente un po’ sorridere se si pensa all’ingenuità di Google, lanciatasi un po’ all’avventura in un mercato per niente facile da affrontare senza un generoso investimento economico nella qualità dei servizi e delle produzioni. Ad oggi sicuramente Stadia può ritenersi una delle migliori alternative a PS5 e Xbox Series X per il gaming multipiattaforma, come dimostrato anche dalla buona conversione di Cyberpunk 2077.

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